La Ligue1 si è dovuta adattare alla decisione del governo per cause di forza maggiore. Per alcune società questa, non rappresenta un’attenuante valida.
In linea di principio, la decisione presa dal Consiglio di amministrazione di LFP (che sembrerebbe essere la più logica e la più equa), può essere soggetta a controllo giurisdizionale, anche se è stata presa a seguito di vincoli imposti dal governo e risponde ad una situazione di reale necessità, senza precedenti, le cui conseguenze legali, va ricordato, non erano previste dal regolamento calcistico. Fa anche eco a una decisione simile presa dalla FFF in merito al calcio amatoriale, quindi sembra essere anche la più coerente.
Il Lione, settimo in classifica e avversario della Juve in Champions, è fuori dalle prossime coppe: si qualificherà soltanto se vincerà la Coppa di Lega o la Champions League, sempre che le due competizioni possano essere portate al termine. Da qui la decisione di voler fare ricorso, seguita da una proposta fatta giorni fa, per trovare una soluzione alternativa, che non ha ricevuto risposta.
Tolosa o Amiens (retrocesse in Ligue2), stanno ancora valutando se avviare o meno l’istanza e dichiarano che una retrocessione sentenziata alla 27esima o 28esima giornata sia ingiusta”.
Per quanto riguarda un ipotetico risarcimento, questo dovrebbe compensare i danni subiti. Quello invocato potrebbe consistere nella “perdita di probabilità“, legata ad una qualifica europea per alcuni, a un mantenimento in Ligue 1 per altri; sicuramente per tutti si valuteranno ingenti ricadute finanziarie risultato delle occasioni perse.