Lorenzo Musetti è entrato a far parte ufficialmente della top-100 del ranking ATP. La vittoria ai quarti di finale contro Grigor Dimitrov, numero 16 del ranking e quinta testa di serie dell’“Abierto Mexicano Telcel” – l’Atp 500 che si è giocato sul cemento di Acapulco in Messico negli scorsi giorni – l’aveva di fatto preannunciato. Ed ecco arrivare la conferma ufficiale con il tennista 19enne di Carrara che balza alla posizione numero 94, dalla 120 in cui si trovava, nella classifica guidata ancora da Novak Djokovic.
A 19 anni una prestazione di grande rilievo per un giocatore dotato di grande talento, che secondo tanti ha un modo di intendere il tennis un po’ “antico”, ovvero più sul tocco che sulla potenza.
“È un sogno che si avvera. Fin da bambino speravo e sognavo di essere un giorno tra i primi 100 e di entrare nel Tour. È incredibile”. Qualità evidenti e riconosciute anche da altri giocatori del circuito come Jannik Sinner (n.31 ATP): “Lorenzo ha un grande talento, può fare tutto con la palla ed è forte fisicamente. Siamo tutti diversi l’uno dall’altro, abbiamo stili diversi e penso che questa sia una cosa molto eccitante. Musetti è un grande, grandissimo talento. Con la pallina può già fare quello che vuole e fisicamente è già pronto e forte”. E’ un grande giocatore, così come lo è Lorenzo Sonego, con il suo grande servizio. Sono davvero felice per il tennis italiano, tanti di noi possono fare bene in tutti i tornei e questa è una gran cosa”.
Una crescita esponenziale iniziata l’anno scorso, dopo il lockdown, quando da n.249 del mondo si presentò agli Internazionali d’Italia e da lì iniziò ad impressionare con le vittorie contro lo svizzero Stan Wawrika e il giapponese Kei Nishikori. “Remember the name” dicevano i colleghi stranieri e di fatto il nativo di Carrara ottenne poi il suo primo titolo ATP Challenger a Forlì e si spinse fino alle semifinali dell’ATP 250 di Santa Margherita di Pula.