La creazione di un nuovo campionato che unisca Olanda e Belgio non è cosa nuova, l’idea però si fa sempre più concreta. Se negli scorsi anni c’erano state diverse discussioni sulla BeNeliga, da dicembre la questione ha iniziato ad entrare nel vivo e, in data 16 marzo, la Belgian Pro League ha rilasciato un comunicato:
“C’è un supporto unanime sulla realizzazione della BeNeliga in ogni occasione disponibile […] per creare un campionato di alto livello“.
Queste dichiarazioni derivano da una votazione, unanime appunto, fatta da 25 club belgi per fondersi insieme alla Eredivisie olandese. L’eventualità di questa fusione porterebbe alla creazione di un Campionato a 18 squadre: 10 olandesi e 8 belghe con annesso sistema di promozioni e retrocessioni. Per quale motivo si paventa questa BeNeliga? Per motivi economici.
Il contratto con la lega belga per cinque stagioni, iniziato quest’anno, da Eleven Sports per il campionato belga frutta 103 milioni di euro a stagione.
Il contratto di dodici anni, e quindi dalla cifre da sistemare al rialzo, tra Fox Sports e l’Eredivisie rende 80 milioni di euro stagionali ai club olandesi.
Sebbene i vertici coinvolti abbiano delineato e calcolato i possibili scenari, non è stato ancora trovato un concreto progetto mediatico che possa moltiplicare gli attuali contratti televisivi. Solo quando l’offerta sarà concreta, le società si muoveranno. Fino ad allora, guarderanno principalmente in modo critico agli sviluppi, con molte domande senza risposta.
Un primo ostacolo cruciale sarà la distribuzione dei biglietti europei: fino a che punto è disposta la UEFA a sommare il numero di seggi europei tra l’Olanda e Belgio? A parte questo, la Federcalcio europea, dovrà prima decidere come saranno i tornei internazionali per club dal 2024 ed esattamente quanti club per paese potranno parteciparvi.
Il gruppo di lavoro Beneliga dovrà quindi attendere comunque fino a metà aprile, in quanto la UEFA si riunirà a riguardo, ma anche in quel caso non ci sarà certamente un vero e proprio semaforo verde. Anche se la UEFA si dice generalmente aperta a una competizione condivisa con due paesi, è ancora molto poco chiaro: un Beneliga potrebbe creare un precedente che la federazione europea non è forse disposta ad accettare.
La domanda su come dovrebbero apparire la restante Premier e la prima divisione in un possibile Beneliga, e con quanti club, rimane ancora un’incognita.