Aih Aih Aih, nel mentre in Italia impazza il dibattito su date di allenamento e riapertura e le società vorrebbero portare come esempio la riapertura in altri Paesi, ecco che in Francia il PRIMO MINISTRO, Edouard Philippe, annuncia: “Non si può riprendere”.
Un annuncio a sorpresa in un Paese pieno zeppo di contraddizioni: da una lato MACRON promette la riapertura delle scuole il 14 maggio, Federcalcio, Lega e Associazione dei medici mettono a punto un protocollo sanitario, si va verso la fine del LOCKDOWN, eppure è il primo Paese a sospendere e quindi chiudere definitivamente il Campionato.
Una notizia così sorprendente che potremmo credere non sia definitiva.
PERCHE’ LA FRANCIA RISCHIA?
Intanto cominciamo col dire che la UEFA è stata chiara: le decisioni vanno prese in concerto con tutte le federazionI e, sopratutto, le più importanti: Italia, Germania, Spagna, Inghilterra. Chi farà da sè potrà essere squalificato dalle competizioni europee e, forse, anche dal Campionato Europeo per Nazioni.
In un momento in cui i dati della ripresa della pandemia dopo il lockdown sono ancora tutti da verificare, attendere sarebbe stato più saggio: ora si creano problemi ai Club a volte non sormontabili: sui diritti TV, sulle sponsorizzazioni, sui contratti con i calciatori.
E ADESSO ?
E adesso si attende che gli organi di governo del calcio francese decidano se assegnare il titolo oppure lasciarlo vacante, chi accederà alle competizioni europee (ammesso che i club francesi non vengano squalificati) e chi retrocederà e chi verrà promosso dalla Ligue2.
PERCHE’ E’ UNA BRUTTA NOTIZIA ?
Perchè in Francia possono essere antipatici ma non sono scemi: o è una mossa per stanare il calcio francese in seno a qualche discussione interna sui diritti TV, oppure la Francia ha capito che la fine dei LOCKDOWN sarà tuttaltro che un “tana libera tutti” con restrizioni sempre molto rigide e un rischio latente elevatissimo di ri-esplosione dei contagi.