La striscia vincente degli Utah Jazz si è fermata a 11 vittorie nella notte appena trascorsa. Con una prestazione eccellente nel tiro da 3 punti e con l’aiuto di una prova d’autore di Nikola Jokic da 47 punti (record di carriera a pari merito), i Nuggets hanno offerto la partita perfetta per sconfiggere la capolista della Western Conference.
Denver prende il sopravvento già all’intervallo (79-54). I Jazz piazzano un parziale di 9-21 per ritornare 99-91, ma Nikola Jokic e Facundo Campazzo rimettono luce fra le due squadre 103-91. Anche la difesa, storicamente il punto debole dei Nuggets, è stata all’altezza della situazione. Notevole l’energia profusa sulle linee di passaggio e nelle marcature individuali. Utah è stata sorpresa da questo atteggiamento deciso e affamato degli uomini di coach Malone. Qualche numero per sottolineare la prova di Denver: 54% al tiro (47/87), 64% da tre (18/28), 28 assist di squadra e 8 rubate. Nell’ultimo quarto i Nuggets controllano tornando velocemente a +19 su canestro di Jamal Murray.
Stanno ormai inesorabilmente terminando le parole per descrivere Nikola Jokic. Contro i Jazz non c’è stato modo di fermarlo, a cominciare dal primo quarto in cui il centro serbo è stato in grado di segnare 22 dei 43 punti della squadra. I numeri della sua partita sono da fuoriclasse assoluto: 47 punti, 12 rimbalzi, 5 assist, 2 recuperi e 1 stoppata in 37’. Malgrado l’estrema rilevanza di queste statistiche individuali, confinare in un freddo tabellino la classe e l’impatto di Jokic, però, ne sminuisce paradossalmente la portata complessiva. La stella dei Nuggets in questa stagione sta regalando a tutto il mondo del basket qualcosa di magnifico e unico.