Matteo Berrettini (Roma, 12 aprile 1996) è un tennista italiano, numero 10 della classifica ATP.
Terzo e più giovane tennista italiano della storia a essersi qualificato per le finali del Masters e l’unico ad aver vinto un incontro nelle prove di singolare maschile di questa manifestazione. È stato numero 8 ATP, terza migliore classifica per un tennista italiano dal 1973, anno dell’introduzione del sistema di calcolo computerizzato.
Nelle prove del Grande Slam ha raggiunto la semifinale agli US Open 2019, quarto tennista del proprio paese a essersi spinto così avanti in un Major nell’era Open, dopo Adriano Panatta, Corrado Barazzutti e Marco Cecchinato, secondo ad aver realizzato l’impresa nello Slam newyorchese 42 anni dopo Barazzutti e unico ad aver ottenuto questo risultato sul cemento.
Ha conquistato tre titoli ATP in singolare su quattro finali disputate oltre a due titoli su tre finali in doppio. Nel 2019, i colleghi dell’ATP lo hanno decretato Most improved player of the year, ovvero il tennista che ha ottenuto i maggiori progressi rispetto alla stagione precedente.[3] È allenato dal coach Vincenzo Santopadre con la consulenza esterna di Umberto Rianna[4] e il supporto del mental coach Stefano Massari.[5]
da Wikipedia l’enciclopedia libera
Basta leggere Wikipedia per capire che Matteo Berrettini non è “un tennista italiano” ma è “un grande tennista internazionale”: eppure, tutta l’attenzione dei media è concentrata su Jannik Sinner, il giovanissimo altoatesino emergente e, certamente, di grandi prospettive.
L’impressione è che una parte degli addetti ai lavori e gran parte della stampa, trovi più stimolante l’argomento Sinner che quello di Berrettini. Eppure, nel 2019 sono stati proprio i colleghi tennisti del circuito ad indicarlo come il giocatore che mostrava maggiori progressi.
Dotato di un gran servizio e un ottimo dritto, Berrettini deve migliorare la velocità degli spostamenti in campo e il rovescio. Grande tecnica sotto rete favorito anche dalla potenza del dritto che gli consente di scendere a rete per chiudere il punto con maggior facilità.
Sulle superfici veloci, Berrettini è un cliente scomodo ma sa muoversi molto bene anche sulla terra rossa.
Il 2021, se si giocherà, potrà dar ragione a chi, come me e molti altri, ritiene che Matteo possa traslocare stabilmente nella TOP TEN della classifica ATP portando successi prestigiosi al tennis italiano e rappresentando una spinta per tutto il movimento.