Nove partite nella notte appena trascorsa e tante grandi prestazioni individuali per le stelle di prima importanza della NBA.
E’ stata anche la notte di Nico Mannion: esordio in Nba per la giovane play-guardia italiana che, con la casacca dei Golden State Warriors, ha giocato otto minuti nel finale della gara vinta contro i Sacramento Kings. I primi punti non sono arrivati, ma a referto mette due assist e due rimbalzi. Continuano a vincere New York e Orlando Magic, successi pure per Dallas e Boston.
Steve Kerr lo ha portato in panchina e gli ha dato spazio nel finale di una partita vinta dai Golden State Warriors, trascinati come sempre da Steph Curry, che stavolta non ha realizzato però 62 punti. Curry è stato decisivo comunque con 30 punti in 31 minuti.
“L’esperienza che sto vivendo è incredibile. Divido lo spogliatoio con giocatori a cui mi ispiro fin da bambino. Ammetto che all’inizio con Steph ero in adorazione: è uno dei migliori di sempre, in allenamento fa cose straordinarie”. E nonostante lo spazio sul parquet sia poco, Mannion non ha dubbi sul fatto che Golden State sia l’ambiente giusto per lui: “A fare la differenza è la cultura che c’è qui a San Francisco: sei uno di famiglia, tutti vogliono il tuo bene e non c’è nessuno che si pone al di sopra degli altri”. L’obiettivo adesso è ritagliarsi un ruolo in campo e poi puntare a un posto in Nazionale: “Spero in una convocazione: se decideranno di chiamarmi in futuro, ci sarò”.