Ci ha pensato l’astista svedese Duplantis a mettere la ciliegina sulla torta: battuto di un centimetro – Armand è salito fino a 6.15 – il record all’aperto di Sergej Bubka (stabilito sempre in Italia al Sestriere nel 1994). Serata magica per il 20 enne, figlio d’arte (il padre è lo statunitense Greg, anche lui astista) anche se lui ha scelto la nazionalità della madre.
Sotto gli occhi del presidente della World Athletics Sebastian Coe che lo ha anche premiato con una medaglia d’oro, Duplantis ha coronato il suo 2020 da favola: a febbraio aveva cancellato il primato indoor di Renaud Lavillenie (ieri quarto sulla pedana romana, forfeit all’ultimo momento dell’azzurro Stecchi per un problema al ginocchio durante il riscaldamento) migliorandosi ancora nel giro di una settimana e salendo da 6,17 a 6,18, al Golden Gala ha centrato il primato più ambito. Lo aveva nelle corde, ormai in ogni gara supera agevolmente i sei metri come ha fatto anche ieri dopo una piccola esitazione sui 5,85. Solo l’epidemia Covid aveva fermato l’inseguimento al record, il terzo dopo quello Under 20 con la vittoria agli Europei di atletica del 2018 a Berlino e il già citato primato outdoor prima battuto a Torun, in Polonia, e poi sulla pista scozzese di Glasgow.
«È la prima volta che vengo in questa città che amo molto, sono felice di questo risultato e prometto di tornare, magari anche da turista – ha detto Armand ancora emozionato per l’impresa -. Non mi aspettavo questo bellissimo risultato, avrò il ricordo di una bellissima esperienza. Oggi ho fatto la differenza con la rincorsa».