I 20 club riuniti in assemblea a Milano hanno dato il loro via libera alla creazione di una media company. La svolta di portata storica consentirà l’ingresso dei fondi di private equity nella nuova società che verrà creata per la gestione dei diritti televisivi e commerciali. Secondo la notizia, le 20 società hanno votato all’unanimità a favore della creazione della newco.
L’assemblea ha scelto di andare avanti con le offerte presentate da due cordate di fondi di private equity: quella avanzata da Cvc, Advent e Fsi e quella di Bain Capital, alleata con Nb Renaissance Partners. Le proposte, considerate favorite già dalla vigilia, prevedono l’ingresso nella media company con il 10% del capitale, con la metà dei consiglieri nominati dai fondi e l’altra metà dalla Lega. L’amministratore delegato sarebbe prerogativa dei fondi e il presidente della company sarebbe di nomina di Via Rosellini. Entrambe saranno oggetto di approfondimento per poi arrivare alla scelta definitiva in una prossima assemblea.
Bocciate invece le offerte di tipo misto, presentate dal gruppo Fortress e quelle di finanziamento di Gso-Blackstone, di General Atlantic, di Apollo e di Sixth State, costola del colosso americano Tpg.
Secondo il presidente della Lega, Paolo Dal Pino la media company con i fondi “è una sfida epocale”.
“Ora ci sono alcuni passi da fare”, ha detto delineando i passaggi futuri. “Ci saranno una serie di riunioni tecniche e poi convocheremo la riunione, ma il processo sarà rapido”, ha assicurato. “Approfondiremo le due proposte delle cordate perché ci sono alcuni dettagli da verificare che riguardano i piani industriali e alcuni elementi tecnico-legali”, ha spiegato.