Il quarto di finale più nobile dell’attuale edizione della Champions League metterà di fronte il Barcellona e il Bayern Monaco, che si sono aggiudicati questo trofeo per cinque volte a testa e hanno contribuito a scrivere la storia del calcio mondiale. Due club meravigliosi, dotati di una tradizione straordinaria, sono pronti a dare vita a una partita ricchissima di spunti di interesse. Praticamente una finale anticipata, quella che tutti avrebbero voluto, per citare la stampa portoghese.
Alla vigilia hanno parlato Setien e Flick, concordi nel giudicare Messi un gradino più alto del pur temibile bomber Lewandowski.
“Ci siamo preparati bene a questa partita. E’ la gara che aspettavamo dopo aver battuto il Napoli”, esordisce così il tecnico del Barcellona Quique Setien in conferenza stampa. “Conosciamo le loro qualità, numeri e capacità, hanno un potenziale straordinario. Ma noi non siamo da meno. Penso che sarà una partita alla pari ma noi avremo molto da dire e sarà importante tenere il possesso della palla perché ci permetterebbe di subire meno i loro attacchi. Davanti il Bayern è pericoloso”. E Setien ha citato la gara di mercoledì dell’Atalanta: “Hanno lasciato la palla al Psg e hanno perso. Bisogna giocare. Loro attaccano molto bene ma sanno che se superi la loro pressione puoi fargli male”. Per il tecnico dei catalani, i pericoli maggiori arriveranno da Robert Lewandowski: “E’ un grande calciatore ma non credo sia alla pari di Messi. E’ chiaro, è in un grande momento ed è molto ben assistito dai compagni”.
Dal canto suo, il tecnico dei bavaresi, Hans-Dieter Flick, è ancora più categorico pur prendendo le difese del suo attaccante. “Non è possibile paragonare Lewandowski e Messi. Il primo è un centravanti di caratura mondiale, che segna e fa segnare. Il secondo è da anni il migliore al mondo, un giocatore sensazionale. Non so se ne vedremo un altro come lui in futuro. Abbiamo pensato a come fermare Messi e la cosa principale sarà provarci da squadra – ha aggiunto il tecnico dei bavaresi -. Dovremo giocare in maniera intelligente e cercare di metterlo sotto pressione”. Anche Thomas Müller, campione del mondo e veterano del Bayern, è incantato dal fuoriclasse argentino, un avversario che lo preoccupa non poco. “Lionel Messi è in gran forma e non lo si può marcare a uomo. L’esperienza insegna che lo si può frenare solo lavorando di squadra”.