Nella serata della festa del Liverpool, che finalmente solleva il trofeo della Premier League dopo trent’anni di attesa, c’è certamente chi non è felice. Ad Anfield va in scena la sagra del gol (finisce 5-3), ma ne esce con le ossa rotte il Chelsea di Frankie Lampard. I Blues, magari approfittando di un undici di Klopp già mentalmente in vacanza, speravano di portarsi a casa il piazzamento Champions andando a vincere in casa dei campioni d’Inghilterra. Così non è stato e ora i londinesi si giocano tutto all’ultima giornata con i Wolves, anche se lo scontro diretto tra Leicester City e Manchester United, in lotta per l’altro piazzamento utile, potrebbe aiutare.
Lampard comunque non ci è stato a perdere e anzi ha polemizzato a lungo con la panchina dei Reds. Il calcio di punizione da cui è scaturito il momentaneo 2-0 di Alexander-Arnold è stato parecchio contestato da parte dell’allenatore del Chelsea, che non le ha certo mandate a dire a Klopp. L’inglese si è lanciato in un botta e risposta con il tedesco, che ha poi spiegato meglio a fine partita: “Per me quello di Kovacic non era assolutamente fallo. E tra le panchine sono successe un po’ di cose…”. Ovvero uno scambio abbastanza incandescente, che ha coinvolto l’allenatore dei Blues e quello avversario.
Lampard spiega di essersi arrabbiato non tanto per l’atteggiamento di Klopp, ma per quello dei suoi calciatori: “Non ho alcun problema con Jürgen, lui stava facendo il suo lavoro ed è un allenatore fantastico. Alcuni dei ragazzi in panchina però… C’è una linea sottile tra vincere, e il Liverpool ha vinto la Premier League, complimenti a loro, ed essere così arroganti al riguardo. Questo è quello che cercavo di spiegare, ma è roba passata. Durante una partita ci si lascia trasportare dalle emozioni ed è quello che è successo a me”.