Si è appena concluso il Gran Premio d’Ungheria, che ha visto la Mercedes ancora una volta sul gradino più alto del podio.
Gara praticamente perfetta per il numero 44, che uguaglia un altro record di Schumacher raggiungendo il maggior numero di vittorie su un solo circuito, ben 8.
Al secondo posto c’è la Red Bull di Max Verstappen. La gara dell’olandese è certamente degna di nota: la monoposto aveva subito dei danni alla parte anteriore e alla sospensione durante il giro di formazione. I meccanici sono riusciti a riportare subito l’auto in pista e la sfida per il podio si è concretizzata dopo pochi giri.
Al terzo posto c’è Bottas, che dopo una partenza non troppo vantaggiosa è riuscito a risalire la classifica.
La Racing Point conquista il quarto posto con Stroll e il settimo con Perez.
Al quinto posto troviamo Alexander Albon, dopo diversi sorpassi con la Rossa.
La Ferrari cerca di risalire dall’abisso con risultati deludenti: la partenza aveva lasciato ben sperare il team di Maranello e i tifosi, ma la strategia ha ancora una volta condannato la squadra.
Chiude Vettel al sesto posto e Leclerc all’undicesimo. La battaglia è stata dura per il monegasco, che ha riscontrato numerosi problemi con la scelta delle gomme.
All’ottavo posto troviamo Ricciardo, seguito da Magnussen e Sainz.
La Haas è stata una delle protagoniste del GP: la scuderia con i motori Ferrari ha deciso di cambiare le gomme a seguito del giro di formazione, optando per uno pneumatico da asciutto. Questa sarebbe dovuta essere l’arma segreta del team, che ha poi ricevuto una penalizzazione di 10 secondi, poiché questa azione ha violato l’articolo 27.1 del regolamento. Inoltre, è vietato utilizzare il team radio durante il giro di formazione.
Al dodicesimo posto c’è Kvyat, dietro si sono classificati Norris e Ocon.
Grosjean è arrivato quindicesimo, seguito da Raikkonen, Giovinazzi, Russel e Latifi.
Pierre Gasly non ha terminato la gara a causa di problemi al motore.
Weekend anonimo per la Formula 1: solita vittoria Mercedes e Ferrari giù dal podio. L’Ungheria non è stata la gara perfetta per il team di Maranello, che sta cercando di eguagliare una scuderia che si trova già troppo avanti.
La SF1000 sembra sempre meno potente e la stagione della Ferrari appare ormai segnata.
Aspettiamo il prossimo appuntamento a a Silverstone tra due settimane, sperando che la breve pausa riporti l’ingegno e la determinazione di Enzo Ferrari a Maranello.