Cagliari – Milan (venerdì 2 gennaio, 20:45)
Sfida che negli ultimi anni ha preso una direzione chiara: Milan imbattuto da 14 gare contro il Cagliari in Serie A, e con un rendimento esterno contro i sardi dal 2000 quasi impeccabile (19 risultati utili su 20). Il contesto però non è “solo” storico: i rossoneri hanno già 10 vittorie stagionali e, quando superano quota 10 successi nelle prime 17, non scendono mai sotto il 4° posto a fine campionato. In trasferta, inoltre, sono tra le pochissime big europee ancora senza ko (4V, 3N).
Il Cagliari arriva con segnali di crescita: due vittorie nelle ultime quattro, gol segnati in sei gare consecutive e una mini-serie interna positiva (tre partite casalinghe senza sconfitte). Chiave tattica suggerita dai dati: il Milan ha subito tutti i gol da dentro l’area, e il Cagliari segna quasi esclusivamente da lì (18 su 19). Occhio anche ai giovani: Kiliçsoy è il più giovane con gol in casa e fuori nella Serie A 25/26 e ha appena firmato due partite di fila a segno; sul fronte Milan, Nkunku è vicino a eguagliare il suo bottino realizzativo stagionale recente e ha già aumentato l’impatto in assist.
Como – Udinese (sabato 3 gennaio, 12:30)
Il Como sta costruendo la propria identità su due pilastri: casa inviolata (imbattuto interno) e solidità difensiva. Dalla 7ª giornata in avanti, i lariani hanno tenuto la porta inviolata sei volte in 10 partite, un salto enorme rispetto al passato. In casa sono una delle sole tre squadre imbattute (con Juve e Napoli), e contro l’Udinese c’è una curiosità storica: tutte le cinque vittorie del Como sui friulani in Serie A sono arrivate solo in casa.
L’Udinese porta dati “sporchi ma interessanti”: da un lato è tra le migliori per recuperi offensivi (120, seconda solo alla Roma), dall’altro soffre dietro con 28 gol subiti nelle prime 17 (non accadeva da oltre vent’anni un dato peggiore dopo 18). E lontano da casa sta frenando: una vittoria nelle ultime sei trasferte. Pressing vs pressione: il Como è la squadra che pressa più alto del campionato (PPDA 8.6), mentre l’Udinese vive di aggressione e riconquista. Tra i singoli: Nico Paz ha numeri da leader (sei gol in 16, con produzione complessiva elevatissima nelle ultime due stagioni), mentre Keinan Davis sta vivendo la miglior stagione della carriera per gol e continuità da titolare.
Genoa – Pisa (sabato 3 gennaio, 15:00)
Match con una storia quasi “bloccata”: in Serie A il Genoa non ha mai perso col Pisa (2V, 4N) e nei confronti tra A e B l’ultima vittoria toscana risale addirittura al 1986. Ma il presente pesa: il Genoa arriva da tre sconfitte consecutive, e al Ferraris rischia una striscia interna negativa che in questa stagione non si è ancora vista.
Il Pisa, invece, è squadra da “episodi”: non ha segnato in 10 partite su 17, dato tra i peggiori nei principali campionati europei. In trasferta però pareggia moltissimo: cinque X su otto, record di pareggi esterni della Serie A 25/26. Ci sono due estremi che si incastrano: il Genoa subisce tantissimo subito (sette gol nei primi 20 minuti, primato negativo), mentre il Pisa segna pochissimo nello stesso intervallo (due gol, meglio solo di poche). Focus giovani: Ekhator è il più giovane tra chi ha segnato almeno due volte nelle ultime due stagioni e può dare continuità. Per il Pisa, Moreo vive una stagione “solo fuori casa”: tre gol tutti in trasferta.
Sassuolo – Parma (sabato 3 gennaio, 15:00)
Derby emiliano con trend contrapposti: il Parma storicamente ci sa fare (50% di vittorie nei precedenti di Serie A), mentre il Sassuolo in casa contro i ducali ha vissuto spesso fasi a secco (in tre su cinque non ha segnato). I neroverdi sono anche una squadra che non si ripete: nelle ultime 12 gare non ha mai ottenuto lo stesso risultato due volte di fila.
Il Parma arriva nel suo miglior momento recente: tre vittorie nelle ultime cinque, e soprattutto due successi esterni consecutivi dopo mesi di difficoltà fuori casa; una terza vittoria di fila in trasferta in Serie A manca da 2014. Tra i singoli, due numeri raccontano tanto: Muharemovic è in un club ristrettissimo di difensori giovani in Europa per gol+assist, mentre Pellegrino pesa quasi la metà dell’attacco del Parma (45% dei gol) ed è dominante nei duelli aerei.
Juventus – Lecce (sabato 3 gennaio, 18:00)
La Juventus arriva con un trend di continuità: sette vittorie nelle ultime otto in tutte le competizioni e quattro successi di fila con un solo gol incassato. Storicamente, inoltre, la prima partita dell’anno solare è quasi una garanzia: la Juve non la perde dal 2013, spesso con clean sheet. Contro il Lecce in casa il margine storico è enorme (una sola sconfitta su 19).
Il Lecce, invece, vive una fatica offensiva strutturale: da metà ottobre in avanti ha mancato il gol in sei gare su 10. Interessante l’aspetto “recupero alto”: Juve tra le migliori per tiri dopo recupero offensivo, Lecce tra le peggiori, e nessuna delle due ha ancora segnato da quella situazione in stagione. Il nome che spicca è Kenan Yildiz: numeri precoci da record e impatto diretto in doppia cifra tra gol e assist.
Atalanta – Roma (sabato 3 gennaio, 20:45)
È una sfida che racconta due storie in parallelo. Storicamente la Roma ha più vittorie nei confronti, ma nel presente l’Atalanta ha cambiato marcia: cinque vittorie nelle ultime sei contro i giallorossi e può arrivare a quattro di fila per la prima volta. A Bergamo, però, c’è un dato costante: l’Atalanta subisce gol da 15 gare interne consecutive contro la Roma, eppure ha vinto le ultime tre in casa.
Il momento “di sistema” evidenzia contrasti: l’Atalanta ha chiuso il 2025 con una percentuale di vittorie in campionato più bassa rispetto agli ultimi anni e, contro le squadre top-10 attuali, non ha ancora vinto (pochi punti, pochi gol fatti e tanti subiti). La Roma invece ha dominato il 2025 per punti in Serie A e per clean sheet, con un dato-monstre sul portiere: Svilar leader 2025 tra i portieri dei big-5 per clean sheet, % parate e gol evitati. In più, sfida narrativa forte: Gasperini “contro” il suo passato (imbattuto in 10 su 14 da allenatore contro l’Atalanta), e Scamacca con il suo tabù personale contro la Roma (minuti giocati senza segnare record per lui).
Lazio – Napoli (domenica 4 gennaio, 12:30)
Negli scontri diretti recenti la Lazio ha invertito la tendenza: cinque gare senza sconfitte contro il Napoli dopo un periodo in cui perdeva quasi sempre. All’Olimpico, le ultime due sono finite pari, cosa rara dopo una lunghissima sequenza senza X. È anche una sfida di allenatori “carica”: Conte ha sempre perso contro Sarri in Serie A e può entrare in un club ristretto di tecnici contro cui ha perso tre volte nei big-5.
Il Napoli arriva con numeri da squadra in controllo: tre vittorie di fila senza subire gol tra tutte le competizioni, e nelle sfide contro le top-10 è tra le migliori per punti. Lazio e Napoli hanno anche un tratto comune: sono le due squadre che concedono meno nel primo tempo (solo quattro gol subiti ciascuna). Tra i singoli: Isaksen ha nel Napoli una delle sue “vittime preferite” e guida la Lazio per tiri in porta pur con sole 11 presenze; Højlund è in fase realizzativa molto efficiente (cinque gol recenti con pochi tiri nello specchio).
Fiorentina – Cremonese (domenica 4 gennaio, 15:00)
La Fiorentina non ha mai perso contro la Cremonese in Serie A (6V, 6N), ma il match arriva con una tensione statistica evidente: i viola subiscono gol in casa da 10 partite di fila in campionato, serie storicamente quasi da record per il club. Inoltre il 2025 è stato un anno pesante in termini di sconfitte complessive.
La Cremonese porta due segnali opposti: difensivamente sta trovando clean sheet esterni con più frequenza del solito e può farne due di fila fuori casa per la prima volta; offensivamente però è in crisi, tre gare senza segnare. La partita mette anche a confronto due specialità sui piazzati: Fiorentina peggiore del campionato per gol subiti da fermo, Cremonese tra le migliori a concederne pochi. Occhio ai marcatori: Kean è tra i più prolifici in casa nel 2025, mentre Bonazzoli è tra i migliori per gol in trasferta e ha già “storia” con il Franchi.
Hellas Verona – Torino (domenica 4 gennaio, 18:00)
Incrocio storicamente molto “granata”: Torino imbattuto in 16 delle ultime 17 contro il Verona e reduce da quattro vittorie esterne consecutive al Bentegodi, una delle migliori serie aperte del club. Il Verona però arriva da un segnale forte: ultima in casa vinta 3-1 e possibilità di dare continuità interna.
Il dato tattico è chiarissimo: sono le due squadre che contropiedano di più e anche le due che segnano di più da contropiede (quattro a testa). Partita anche fisica: Verona è la squadra con più falli commessi, ma paradossalmente quella che ne subisce meno. Tra i singoli, due fari: Giovane è tra i migliori per tiri nello specchio dell’intera Serie A; Vlasic è tra i più coinvolti nei gol da novembre e insegue il suo record personale di reti stagionali nei big-5.
Inter – Bologna (domenica 4 gennaio, 20:45)
È uno degli incroci più interessanti per trend recenti: l’Inter ha vinto solo una delle ultime cinque contro il Bologna, e i rossoblù segnano a San Siro (sponda Inter) da 14 trasferte consecutive, serie storica rarissima contro i nerazzurri. Eppure l’Inter arriva in piena corsa: quattro vittorie di fila e un campionato senza pareggi nelle prime 16, scenario quasi inedito per il club.
Sul piano difensivo, è “match da élite”: Inter e Bologna sono le due squadre che subiscono meno tiri totali, e l’Inter ha anche il miglior dato di xG concessi. Il Bologna vive un momento senza vittorie da quattro gare ma, in trasferta, è imbattuto da sei: equilibrio. Il volto della partita è doppio: Lautaro è vicino alla doppia cifra per la settima stagione diversa in A e ha superato quota 30 gol nel 2025 complessivo; dall’altra, Orsolini è co-miglior marcatore del 2025 in Serie A e contro l’Inter negli ultimi incroci è diventato decisivo (gol+assist con continuità).
















