Angers – Nantes (venerdì 12 dicembre 2025)
È una sfida dal peso storico enorme: l’Angers ha affrontato il Nantes più di chiunque altro (90 volte) e i Canaris sono anche l’avversaria contro cui ha perso più spesso (46). Il recente equilibrio però racconta un Angers raramente vincente nello scontro diretto (una vittoria nelle ultime nove), anche se l’ultimo precedente è stato proprio un 1-0 Angers a Nantes del 4 maggio 2025.
Il contesto offensivo è “da centimetri”: entrambe hanno segnato appena 13 gol in stagione (meglio solo dell’Auxerre con 11) e sono anche le peggiori due squadre per Expected Goals (Angers 13.9, Nantes 12.4). In più, l’Angers è tra le squadre “più protette dai legni” nei top-5 campionati europei: 10 volte, con un picco nelle ultime tre gare (5 legni). Dall’altra parte, il Nantes è una squadra di attacchi verticali: ha il minor numero di sequenze manovrate da 10+ passaggi concluse con tiro/tocco in area (11), ma il maggior numero di attacchi diretti (33) — eppure né Nantes né Angers hanno ancora segnato a seguito di queste azioni dirette.
Sul piano della forma, l’Angers è in fase di risalita (14 punti nelle ultime otto, 4V 2N 2P), mentre il Nantes arriva da due sconfitte di fila e non vuole ripetere la striscia di tre ko consecutivi già vista tra ottobre e novembre 2024. Tra i singoli: Yassine Belkhdim ha aumentato l’impatto (gol in due delle ultime tre, come nelle 13 precedenti messe insieme tra gol+assist), mentre Jordan Lefort e Mathis Abline possono tagliare quota 50 presenze in Ligue 1 dall’inizio della scorsa stagione, con Lefort unico ad aver giocato ogni minuto da titolare in quel periodo.
Rennes – Brest (sabato 13 dicembre 2025)
Derby bretone che negli ultimi tempi ha cambiato padrone: il Rennes non vince contro il Brest da quattro partite (2N, 2P) dopo aver dominato in precedenza (5 vittorie su 6). E più in generale, i derby bretoni sono diventati un tabù: il Rennes non ne ha vinto nessuno in Ligue 1 dalla stagione 2023/24 (2N, 5P), con la possibilità di allungare alla sua peggior serie del genere.
Il Rennes arriva scosso dallo 0-5 contro il PSG e rischia di restare a secco per due gare di fila per la prima volta con Habib Beye. Il Brest invece è in piena striscia positiva: tre vittorie consecutive e caccia alla quarta (traguardo che manca dal periodo dicembre 2023–gennaio 2024). A livello di “punti d’appoggio”, Rennes in casa ha trovato produzione larga (due 4-1 consecutivi contro Strasburgo e Monaco), mentre Brest ha un interessante rendimento esterno nel 2025: sei vittorie fuori casa nell’anno solare e possibilità di eguagliare il record societario (sette nel 2023).
La partita può essere decisa da episodi, anche perché entrambe sono tra le peggiori per errori individuali che portano a gol subito (5 a testa, seconde solo al Paris FC). E Brest ha una firma chiarissima: metà dei suoi gol arriva da calcio piazzato (con una varietà notevole: rigori, rimesse laterali, punizioni indirette, corner), inclusi quattro degli ultimi cinque. Tra i giocatori, Estéban Lepaul è il leader di Ligue 1 per “progressioni in profondità palla al piede” (159 tra Angers e Rennes), mentre Kamory Doumbia mantiene continuità realizzativa/creativa da centrocampo (almeno 5 coinvolgimenti a gol in ciascuna delle ultime tre stagioni).
Metz – PSG (sabato 13 dicembre 2025)
È uno degli incroci più sbilanciati del campionato: il Metz ha perso le ultime 14 sfide di Ligue 1 contro il PSG e rischia di diventare la seconda squadra di sempre a toccare 15 sconfitte consecutive contro lo stesso avversario (dopo l’Angers con 17 contro il PSG). In più, il Metz vive un avvio complicato: 10 sconfitte nelle prime 15 (3V, 2N), un numero che storicamente espone moltissimo (nelle ultime quattro stagioni solo il Le Havre 2024/25 ha evitato la retrocessione con un dato simile in questa fase).
Il PSG, però, ha una “zona grigia” stagionale: dopo una partita di Champions League ha vinto solo 2 volte su 5 in Ligue 1 (1N, 2P), e più della metà dei suoi passi falsi nel 2025 in campionato sono arrivati proprio in questo scenario. Detto ciò, quando si parla di “chiusura dell’anno”, Parigi è solida: ha vinto l’ultima partita di Ligue 1 dell’anno solare in 9 delle ultime 10 stagioni.
Sul piano dei gol, il PSG ha una ricchezza di soluzioni enorme: 16 marcatori diversi in Ligue 1 (più di chiunque altro nei top-5 campionati europei), e anche il contributo del vivaio è già rilevante (4 gol da giocatori cresciuti internamente). Per il Metz, una chiave è la resilienza difensiva del portiere: Jonathan Fischer è quello che ha affrontato più rigori in Ligue 1 in stagione (6), segnale di un contesto che concede situazioni ad alta probabilità. Nota individuale PSG: Lee Kang-in ha già 3 coinvolgimenti a gol in 2 partite di Ligue 1 contro il Metz (1 gol, 2 assist), il suo miglior “matchup” in termini di partecipazioni.
Paris FC – Tolosa (sabato 13 dicembre 2025)
Partita di “trend contrari”: Paris FC è senza vittorie da quattro gare (2P poi 2N) e non vince in casa da quattro partite di campionato (2N, 2P), mentre il Tolosa ha perso solo due delle ultime dieci (3V, 5N), mostrando maggiore continuità. Interessante anche il dato “neopromosse”: il Tolosa è imbattuto da otto partite contro squadre salite di categoria dall’inizio della scorsa stagione (5V, 3N) — e nel periodo ci sono riuscite solo tre squadre: Tolosa, PSG e… Paris FC.
Lo scontro è anche generazionale: il Paris FC ha l’età media più alta della Ligue 1 (27 anni e 284 giorni), mentre il Tolosa è tra le squadre più giovani (23 anni e 352 giorni). Sul piano del gioco, Tolosa è la squadra con la percentuale più alta di passaggi in avanti (36% su 5196), un segnale di verticalità strutturale; Paris FC invece si appoggia molto alla costruzione di chance su azione, con Ilan Kebbal e Maxime Lopez ai vertici per occasioni create (32 e 31), davanti anche a Yann Gboho del Tolosa (27). Sui piazzati, invece, il riferimento è Aron Dønnum, miglior creatore di occasioni da calcio da fermo in Ligue 1 (17).
Tra i singoli più “impattanti” in conduzione, Moses Simon (Paris FC) è l’uomo da monitorare: è primo per movimenti palla al piede conclusi nell’area avversaria (64), con un margine netto sul secondo.
Lione – Le Havre (domenica 14 dicembre 2025)
Sfida con due squadre che raccontano storie strane: il Lione, dopo essere stato in testa con il PSG prima di inizio ottobre, ha raccolto solo nove punti da allora (dato tra i peggiori nel periodo). Eppure, contro il Le Havre in casa la tradizione è nettamente favorevole: una sola sconfitta nelle ultime 12 (7V, 4N), datata 13 dicembre 1997.
Il Le Havre è una squadra “di pulizia” recente: dalla 9ª giornata è una delle migliori per clean sheet (4, primato nel periodo), pur restando spesso a secco di gol (4 volte, secondo dato peggiore dietro l’Auxerre). In trasferta, inoltre, non ha segnato in 4 delle 7 gare, incluse le due più recenti (0-0 Tolosa, 0-3 PSG). Il match rischia quindi di diventare un braccio di ferro tra la necessità del Lione di ritrovare continuità e la capacità del Le Havre di abbassare il punteggio.
Attenzione anche al profilo disciplinare: le partite del Lione hanno prodotto già 9 cartellini rossi in stagione (5 all’OL, 4 agli avversari), uno dei totali più alti nei top-5 campionati 2025/26. E il duello sarà fisico: Lione e Le Havre sono tra le squadre più coinvolte nei falli (OL prima per falli commessi). In termini di “uno contro uno”, però, entrambe dribblano poco: sono le due squadre con meno dribbling tentati (185 Le Havre, 176 Lione), con percentuali di riuscita simili (~43%). Nota individuale: Martín Satriano può raggiungere la 100ª presenza nei top-5 campionati europei; mentre per il Le Havre Issa Soumaré è il giocatore con più grandi occasioni fallite (9) e il peggior differenziale tra gol segnati (3) e xG (7.4).
Lens – Nizza (domenica 14 dicembre 2025)
È la classica partita “statistiche contro momento”. Lo storico recente è pro-Nizza: Lens ha vinto solo 1 delle ultime 11 contro le Aquile (2N, 8P) e, dal ritorno in Ligue 1 nel 2020/21, ha perso contro il Nizza più che contro chiunque altro. Ma oggi le curve sono opposte: Lens è in stagione-record (11 vittorie nelle prime 15, mai 12 dopo 16 nella storia del club in Ligue 1) e arriva con sei successi casalinghi consecutivi. Il Nizza invece è in crisi profonda: cinque sconfitte di fila, e negli ultimi 60 anni solo una volta ha fatto peggio (sette nel 2013).
Ci sono poi due dati “di gestione” che sembrano quasi scritti per un thriller: Lens è l’unica squadra che non ha perso punti da posizione di vantaggio; Nizza è l’unica che non ha guadagnato nemmeno un punto dopo essere andata sotto. Se la partita si sblocca, il comportamento dei due sistemi conta tantissimo.
Sul piano del gioco, Lens vive di ampiezza: è la squadra con più cross completati (84) e una percentuale di riuscita alta (27%), e ha già segnato 7 gol su cross, massimo in Ligue 1, inclusi due nell’ultimo turno contro il Nantes. Tra i singoli, Mathieu Udol sta incidendo più del solito (3 assist in 5 gare col Lens, quanto nelle 29 precedenti), mentre Tanguy Ndombélé può toccare quota 100 presenze in Ligue 1 (ma ultimamente entra spesso dalla panchina). Nota “panchine”: Franck Haise è alla 200ª in Ligue 1 e, curiosamente, Lens non ha mai battuto una squadra allenata da lui nel massimo campionato.
Strasburgo – Lorient (domenica 14 dicembre 2025)
Qui si incrociano fragilità diverse: lo Strasburgo ha perso 5 delle ultime 7, un crollo rispetto al lungo periodo precedente; il Lorient invece ha una classifica “statisticamente rassicurante” (17 punti dopo 15: nessuna delle 12 squadre con lo stesso bottino dal 2013/14 è poi retrocessa), ma porta dietro un problema enorme fuori casa: 12 trasferte consecutive senza vittorie (3N, 9P).
Al contempo, la Meinau è terreno fertile per lo Strasburgo: ha segnato in ciascuna delle ultime 13 gare casalinghe di Ligue 1 (29 gol totali), e può avvicinarsi a una striscia storica del club. La partita può ruotare attorno alla pressione: Strasburgo è primo per interruzioni alte delle sequenze avversarie nella metà campo offensiva, mentre Lorient è ultimo. È un contrasto netto tra aggressione e “attesa”.
L’avvio, però, tende a essere lento: entrambe hanno segnato solo un gol nel primo quarto d’ora in stagione; lo Strasburgo è la squadra con meno tiri in quel segmento (16) e il Lorient quella con xG più basso (1.2) nello stesso intervallo. Curiosità difensiva: Lorient tenta pochissimi contrasti (208, minimo condiviso), ma li vince con la percentuale più alta della Ligue 1 (65.4%). Tra i singoli, Mike Penders è un portiere-regista (primo per tocchi e passaggi tentati), mentre Arthur Avom è tra i migliori per avvio di sequenze che portano al tiro della squadra (21, al pari di Vitinha).
Auxerre – Lille (domenica 14 dicembre 2025)
Sfida ricca di storia: l’Auxerre ha vinto più partite di Ligue 1 contro il Lille che contro qualunque altra squadra (30), ma non batte il LOSC da otto incroci in massima serie (4N, 4P). L’Auxerre arriva comunque in discreta salute (3 gare senza perdere) e ha appena vinto in casa 3-1 col Metz, dove due giocatori hanno segnato i primi gol in Ligue 1. Il Lille invece è in piena serie: tre vittorie consecutive per la terza volta già in questa stagione, frequenza rara rispetto agli ultimi anni.
Il punto tattico centrale è il pressing: Lille applica un pressing ad alta intensità sul 53.2% dei tocchi avversari (secondo in Ligue 1 dietro solo al PSG), mentre l’Auxerre è ultimo in questa metrica (42.7%). In teoria è un match che può essere deciso dal recupero alto e dalla capacità dell’Auxerre di “uscire” pulito.
C’è anche un tema casa/trasferta per il LOSC: ha 9 punti in meno fuori casa (10) rispetto al rendimento interno (19), una differenza tra le più alte del campionato. Tra i singoli, Lassine Sinayoko è a 4 gol e può avvicinare il suo miglior bottino stagionale in Ligue 1 (5). Dall’altra parte, Ethan Mbappé ha un profilo di efficienza impressionante: 4 tiri non ribattuti, tutti nello specchio, e 3 gol (75% di conversione, massimo in Ligue 1), dopo aver segnato anche nell’ultimo turno (1-0 al Marsiglia). Nota panchine: Bruno Génésio non ha mai perso in Ligue 1 contro Christophe Pélissier (7V, 2N).
Marsiglia – Monaco (domenica 14 dicembre 2025)
Big match che mette a confronto due squadre “in cerca di stabilità”. Il Marsiglia non vince da due gare (2-2 Tolosa, 0-1 Lille) e, con De Zerbi, raramente ha avuto serie senza successi più lunghe. Il Monaco è in fase ancora più fragile: 4 sconfitte nelle ultime 5, un calo drastico rispetto alle 21 precedenti.
I precedenti recenti sono spesso ricchi di gol: dal 2013 il Monaco ha segnato 50 reti al Marsiglia (secondo solo al PSG come “vittima preferita” in quel periodo), e il Marsiglia è una delle squadre che più ha sofferto il Monaco in termini di gol concessi. L’OM però ha vinto l’ultima in casa contro i monegaschi (2-1 dicembre 2024) e prova a centrare due successi interni di fila contro il Monaco cosa che non accade dal 2005–2007.
Sul piano degli stili, Marsiglia è tra le squadre più “posizionali”: secondo in Ligue 1 per possesso (60.4%), precisione passaggi (90.0%) e passaggi per sequenza (5.4), dietro solo al PSG. Monaco invece vive di aggressione alta: è primo per interruzioni alte delle sequenze avversarie (202), ma trova di fronte un Marsiglia che subisce relativamente poco questo tipo di pressione (113, secondo miglior dato dietro al PSG). Nei duelli di recupero offensivo spiccano due nomi: Arthur Vermeeren è il leader OM per contrasti, interruzioni alte e recuperi offensivi per 90’; a livello di campionato, però, il riferimento è Lamine Camara (Monaco), primo in Ligue 1 per recuperi offensivi per 90’ tra chi ha giocato almeno 300 minuti. Nota difensiva rara: Mohammed Salisu è l’unico giocatore della Ligue 1 2025/26 ad aver salvato due volte sulla linea di porta.















