Sunderland – Bournemouth: il ritorno allo Stadium of Light
Prima volta tra Sunderland e Bournemouth in campionato dal 2017, anno della retrocessione dei Black Cats sancita proprio dalle Cherries. Oggi però il contesto è diverso:
- Il Sunderland è imbattuto in casa in questa Premier (3V, 3N) e ha già quasi eguagliato il bottino interno dell’ultima stagione in PL.
- È anche la squadra con meno gol complessivi nelle proprie partite (25 totali), segno di grande organizzazione difensiva: ha subito al massimo due reti in ogni gara e il portiere Roefs vanta la miglior percentuale di parate del torneo (79,3%).
Il Bournemouth è l’opposto: le sue gare sono piene di gol (39 totali, secondo solo al West Ham), ma le ultime trasferte dicono 4 sconfitte nelle ultime 7. Semenyo si è “spento” dopo un inizio devastante (9 partecipazioni-gol nelle prime 7, zero nelle successive 4), mentre Brooks continua a tirare tanto senza trovare la porta con continuità. Partita che promette equilibrio: muro organizzato contro squadra più “pazza” e aperta.
Manchester City – Leeds: l’Etihad vuole il 100º di Haaland
Il City arriva all’ennesimo incrocio con una neopromossa in modalità schiacciasassi:
- Ha vinto 23 delle ultime 25 contro squadre appena salite in Premier.
- Ha battuto il Leeds nelle ultime quattro sfide, segnando 16 gol.
In casa, dopo il k.o. iniziale col Tottenham, ha infilato cinque vittorie di fila con parziale complessivo 16–2 e ora può arrivare a sei successi consecutivi all’Etihad con almeno due gol di scarto. Il grande tema è Erling Haaland: il prossimo gol sarà il 100º in Premier League, con una nuova striscia aperta all’Etihad (ha segnato in ognuna delle ultime cinque di campionato giocate in casa).
Il Leeds, invece, vive un momento complesso: cinque sconfitte nelle ultime sei, tre k.o. di fila, sempre dopo essere passato in vantaggio nelle ultime due. Non tiene più la porta inviolata da nove partite e rischia di pagare carissimo qualsiasi errore contro la macchina da gol di Guardiola.
Brentford – Burnley: Bees letali in casa, Clarets in crisi offensiva
Sulla carta sembra una gara scritta:
- Brentford ha vinto le ultime 10 partite casalinghe contro neopromosse, sempre segnando almeno due reti (28 gol complessivi), ed è tra le migliori in casa (4 vittorie, 12 gol).
- È anche la squadra che ha perso più punti da vantaggio in questa Premier (11 solo quest’anno, 88 dal 2021), con la tendenza pericolosa ad abbassare la guardia dopo l’1–0.
Il Burnley è allo specchio: difesa tra le più battute (24 gol subiti), attacco con il peggior xG del campionato (8.7) e meno di 100 tiri tentati finora. Unico dato confortante: gli unici clean sheet sono arrivati proprio contro altre neopromosse (Sunderland e Leeds). Davanti, tutta la speranza passa dalla capacità di colpire in transizione più che in attacco posizionale.
Everton – Newcastle: Toffees solidi, Magpies allergici alle trasferte
L’Everton ha trovato una identità chiara:
- viene da due vittorie di fila, entrambe senza subire gol (2–0 al Fulham, 1–0 allo United),
- può centrare tre clean sheet consecutivi con vittoria per la prima volta dall’aprile 2024.
Il Newcastle, reduce dall’impresa contro il City, cerca continuità, ma è un’altra squadra quando esce da St. James’ Park:
- 9 trasferte di fila senza vittorie in Premier (4N, 5P),
- ultime tre perse, in due casi dopo essere andato in vantaggio.
Harvey Barnes sembra essersi sbloccato (3 gol nelle ultime 2), ma la fragilità lontano da casa resta un tema. Questa gara dirà molto sulle ambizioni europee di entrambe.
Tottenham – Fulham: crisi Spurs e trasferta maledetta per i Cottagers
Derby di Londra fra due squadre che stanno malissimo, ma in modi opposti.
- Il Tottenham ha perso gli ultimi due derby (Chelsea e Arsenal) e nel 2025 è una delle peggiori squadre in casa: solo 12 punti, 9 sconfitte interne nell’anno solare.
- Il gioco produce poco a livello di xG (solo 11.2 contro 20 gol segnati, enorme overperformance ora rientrata) e a novembre la difesa è crollata (7 gol subiti in 3 match).
Il Fulham, però, è disastroso in trasferta: un solo punto, cinque k.o. di fila fuori casa. È la squadra che ha raccolto meno punti lontano dal proprio stadio finora.
Richarlison è il simbolo delle contraddizioni Spurs: 16 gol nelle ultime 22 da titolare, ma mai a segno in 8 sfide con il Fulham. Anche Raúl Jiménez viene da una lunga astinenza proprio contro gli Spurs. Gara che potrebbe dipendere da episodi e cali di concentrazione più che da dominio tattico.
Crystal Palace – Manchester United: Selhurst Park fortino, United in difficoltà a Londra
Sfida dal sapore quasi “ribaltato”:
- Il Palace ha vinto 3 delle ultime 4 contro lo United,
- è imbattuto da 12 partite casalinghe di Premier (6V, 6N),
- ha la seconda miglior difesa del campionato (9 gol subiti).
Lo United, invece, fatica terribilmente nella capitale: solo 3 vittorie nelle ultime 26 trasferte in Premier contro squadre londinesi, con ben 16 sconfitte. È una formazione che produce tanto a livello potenziale (xG totali più alti del campionato con 37.1), ma spreca, si espone e non è continua lungo i 90’.
Bruno Fernandes resta il faro creativo (31 occasioni create, record del torneo), mentre Daniel Muñoz è il terzino simbolo dell’aggressività Palace (2 gol, 2 assist). Partita che potrebbe essere più equilibrata di quanto dica il blasone.
West Ham – Liverpool: Reds in piena crisi, Hammers in risalita
Al London Stadium si affrontano due squadre in traiettorie opposte:
- Il West Ham ha fatto 7 punti nelle ultime 3 giornate (quasi il doppio di quanto raccolto nei tre mesi precedenti), vincendo le ultime due in casa.
- Il Liverpool arriva da due 0–3 consecutivi (City e Forest), qualcosa che non succedeva dai primi anni ’50: rischia di subire 3+ gol per la terza volta di fila in campionato e di perdere tre match con almeno tre gol di scarto, evento mai visto dai Reds dal 1953.
Difensivamente i numeri sono pesanti: 20 gol subiti in 12 partite, “peggior” avvio difensivo dai tempi della Premier “storica” del 1992/93.
L’inerzia emotiva sembra dalla parte degli Hammers, che con una vittoria potrebbero candidarsi seriamente alla zona europea. Attenzione a Wilson e Isak, decisivi nelle ultime settimane in Premier, anche se lo svedese deve ancora segnare contro il Liverpool.
Nottingham Forest – Brighton: la squadra di Dyche sogna in grande
Il Forest di Dyche è in uno dei momenti migliori degli ultimi decenni:
- viene da due vittorie di fila (3–1 al Leeds, 3–0 al Liverpool),
- può segnare 3+ gol per la terza gara consecutiva, cosa che non accade dal 1995.
Brighton resta la regina delle rimonte: è la squadra che ha guadagnato più punti da svantaggio (10) e per il quinto anno consecutivo supera quota 10 punti recuperati. Segna soprattutto nel secondo tempo (15 gol, 79% del totale), spesso negli ultimi 15 minuti.
Forest, però, ha una peculiarità:
- è l’unica (insieme ai Wolves) a non aver ancora segnato da fuori area,
- ed è quella che ha subito più gol da lontano (7).
Welbeck è in una forma irreale (7 gol nelle ultime 7), mentre Gibbs-White ha segnato nelle ultime tre, entrando nella storia del club come primo a superare quota 20 gol e 20 assist in Premier. Match che può diventare apertissimo nella ripresa.
Aston Villa – Wolverhampton: derby delle Midlands a senso unico?
Sulla carta sembra la partita più sbilanciata della giornata:
- Villa ha perso solo una delle ultime 24 in casa (15V, 8N),
- ha già vinto tutte e quattro le gare di Premier giocate dopo i turni europei,
- arriva da 6 successi nelle ultime 7, risalendo dal 18º al 4º posto.
I Wolves, al contrario, sono in un tunnel:
- nessuna vittoria in 12 partite, solo 2 punti,
- peggior avvio di sempre del club in Premier,
- 16 gare di campionato senza successi (3N, 13P) e cinque sconfitte di fila.
Villa è devastante da fuori area (8 gol dalla distanza, record in PL – tanti quanti ne hanno segnati i Wolves in totale), con Morgan Rogers protagonista: 5 partecipazioni-gol nelle ultime 7 e prima doppietta in Premier, compreso un gol su punizione diretta. I Wolves non hanno ancora un giocatore con almeno 2 gol: dato simbolico della loro crisi offensiva.
Chelsea – Arsenal: derby d’alta quota a Stamford Bridge
Il big match di giornata.
- Il Chelsea non batte l’Arsenal in Premier da 7 partite (2N, 5P) e ha vinto una sola volta nelle ultime 11.
- L’Arsenal non perde a Stamford Bridge da 6 sfide (3V, 3N) e arriva da capolista: nelle quattro volte precedenti in cui ha affrontato i Blues da primo in classifica li ha sempre battuti.
I Blues segnano spesso per primi (hanno aperto le marcature nelle ultime sette gare), ma raccolgono meno punti in casa che fuori: solo il 43,5% del loro bottino arriva da Stamford Bridge. L’Arsenal, invece, è una macchina nei derby: 28 vittorie e solo 3 sconfitte negli ultimi 40 incroci londinesi di Premier.
Ødegaard vede il Chelsea e si accende: ha già partecipato a 7 gol contro i Blues (2 gol, 5 assist), più che contro chiunque altro, ed è imbattuto in 8 scontri diretti (6V, 2N) insieme a Gabriel. Dall’altra parte, Pedro Neto è l’uomo del momento per il Chelsea: 5 partecipazioni-gol nelle ultime 5 gare, spesso decisivo proprio contro avversari di alto livello come l’Arsenal.
Un round di Premier pieno di trame: la rincorsa del City, la crisi Reds, il volo di Villa, il carattere del Palace e un derby di Londra che può pesare tantissimo sulla corsa al titolo dei Gunners.















