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Anteprima della 13ª giornata di Serie A 2025/26,

Serena da Serena
Novembre 26, 2025
in Corriere, Generale, Gollo
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Serie B, Cesena – Modena: il derby emiliano nasconde la X?

27th Aug 2024; Stadio Benito Stirpe, Frosinone, Italy; Serie B football; Frosinone versus Modena; the official ball of the B series

Como – Sassuolo

Venerdì 28 novembre 2025, ore 20:45

Prima volta assoluta tra Como e Sassuolo nei massimi campionati, ma i precedenti “virtuali” non sorridono ai lariani: quando affrontano una squadra mai incontrata prima in Serie A, faticano. Non vincono infatti da otto gare di questo tipo (cinque pareggi e tre sconfitte), e l’ultimo successo risale addirittura al 1985, contro il Lecce. Il Sassuolo invece ha l’abitudine opposta: è imbattuto da 11 confronti contro squadre affrontate per la prima volta nel massimo campionato (sette vittorie e quattro pareggi) e non perde una “prima volta” in Serie A dal dicembre 2014.

Il Como arriva però in un ottimo momento: è imbattuto da 10 gare di campionato (quattro vittorie e sei pareggi) e può eguagliare la miglior striscia della sua storia in una singola stagione di Serie A (11 gare senza ko nel 1986). Il successo contro il Torino nell’ultimo turno ha riacceso l’entusiasmo e offre la possibilità di centrare per la prima volta in questo campionato due vittorie consecutive, cosa che non accade da aprile-maggio scorso, quando infilò addirittura sei successi di fila.

C’è anche un tema geografico: contro le squadre dell’Emilia-Romagna il Como ha vinto solo una delle ultime sette partite di Serie A (quattro pareggi, due sconfitte), restando senza gol in quattro di queste. L’unica vittoria recente è l’1-0 sul Parma dello scorso 3 maggio.

Sassuolo in grande salute lontano da casa: tre vittorie nelle ultime quattro trasferte di campionato (una sola gara non vinta, comunque pareggiata) e due successi consecutivi, contro Cagliari e Atalanta. I neroverdi non centrano almeno tre successi esterni di fila dal periodo aprile–agosto 2021, quando arrivarono a cinque.

Attenzione al cronometro: Como e Sassuolo sono tra le squadre più pericolose nel finale. Solo l’Inter (11) ha segnato più gol di loro (entrambi a quota 9) negli ultimi 30 minuti di gioco; nel solo ultimo quarto d’ora nessuno ha fatto meglio del Como (cinque reti, come Inter, Juventus e Cremonese).

Sul piano individuale, Nico Paz è il faro del Como: nell’anno solare 2025 ha messo insieme otto gol e nove assist, unico giocatore in Serie A con almeno otto reti e otto passaggi vincenti nel periodo. Dopo il gol al Torino, può segnare in due gare di fila per la seconda volta in carriera in Serie A. Dall’altra parte Domenico Berardi affronta il Como per la prima volta in Serie A: contro squadre “nuove” è letale, con sette partecipazioni-gol (cinque reti, due assist) nelle ultime nove sfide di questo tipo. Ha già segnato a 30 avversarie diverse in Serie A: tra i giocatori attualmente in rosa nel campionato, solo Immobile (34) e Zapata (32) hanno colpito più squadre diverse (a quota 30 anche Dybala).


Genoa – Hellas Verona

Sabato 29 novembre 2025, ore 15:00

Sfida storicamente equilibratissima: in 34 precedenti di Serie A il Genoa ha raccolto 13 vittorie, l’Hellas 10, con 11 pareggi. Le ultime 10 sfide fotografano alla perfezione la tendenza: tre successi per parte e quattro pari, con quattro clean sheet per ciascuna squadra. Lo 0-0 dell’ultimo incrocio al Bentegodi, lo scorso aprile, è il manifesto di una rivalità spesso bloccata.

Il Verona ha blindato la porta in entrambe le gare della scorsa stagione contro il Genoa e può ottenere tre clean sheet consecutivi contro il Grifone per la prima volta nella sua storia in Serie A. Non solo: dopo il 2-0 esterno del 1° settembre 2024, i gialloblù hanno la chance di vincere due trasferte di fila al Ferraris contro il Genoa, traguardo mai raggiunto finora.

Il Genoa però ha ricominciato a muovere la classifica: due pareggi consecutivi (Fiorentina e Cagliari) e possibilità di arrivare a tre X di fila per la prima volta da dicembre 2023-gennaio 2024. Il problema, tuttavia, resta il rendimento casalingo: i rossoblù non vincono in casa da nove partite (tre pareggi, sei sconfitte) e tra le squadre attualmente in Serie A solo lo stesso Verona ha una striscia aperta più lunga di gare interne senza vittorie (12). L’ultimo sorriso al Ferraris in campionato è datato 4 aprile, 1-0 all’Udinese.

Il Verona ha ritrovato una certa solidità lontano dal Bentegodi: due clean sheet nelle ultime tre trasferte, tante quante nelle precedenti 21. Può arrivare a due partite esterne di fila senza subire gol per la prima volta dal febbraio 2020, ai tempi di Juric.

Interessante il contrasto stilistico: il Verona è la squadra che ha messo a referto più attacchi verticali in questo campionato (26), il Genoa è all’ultimo posto (solo sei). Eppure gli scaligeri hanno capitalizzato pochissimo: solo un gol arrivato da questa tipologia di sviluppo (zero il Grifone).

C’è poi il tema dei punti buttati: nessuno ha perso più punti partendo in vantaggio del Genoa (13, come la Fiorentina) tra tutte le squadre dei cinque grandi campionati. L’anno scorso i liguri ne avevano persi 10 in tutta la Serie A.

A livello di uomini chiave, Leo Østigård è in un momento di forma straordinario: ha segnato in tre gare consecutive di campionato e può diventare solo il secondo difensore a segno in quattro partite di fila nell’era dei tre punti (dopo Terlizzi col Palermo nel 2005). Nell’Hellas la dipendenza da Giovane è totale: ha preso parte a cinque dei sette gol della squadra (due reti e tre assist), cioè il 71% del totale, record percentuale nei cinque grandi campionati 2025/26.


Parma – Udinese

Sabato 29 novembre 2025, ore 15:00

Per il Parma, l’Udinese è la “vittima preferita” storica: 21 vittorie su 50 sfide in Serie A, più che contro qualsiasi altra squadra, e 74 gol segnati, anche questo primato del club emiliano nel massimo campionato. I friulani però arrivano da un doppio successo nella scorsa stagione: il Parma è stata una delle tre squadre battute due volte dall’Udinese nel 2024/25 (insieme a Cagliari e Lecce). I bianconeri possono arrivare a tre vittorie consecutive contro i ducali per la seconda volta nella storia, dopo la striscia 2005–2006.

Il Tardini è tradizionalmente un campo ostico per l’Udinese: 15 successi Parma, 4 pareggi, 6 vittorie friulane, ma soprattutto 12 clean sheet ducali in 25 gare interne, più che contro chiunque altro. L’ultimo 2-0 “a porta chiusa” risale al gennaio 2020.

Il Parma viene da un pareggio di prestigio con il Milan e una vittoria pesante con il Verona: può infilare tre gare senza sconfitte per la prima volta in questa Serie A. Se arrivassero due successi di fila, sarebbe un traguardo che manca da luglio 2020 (Napoli e Brescia, con D’Aversa).

Curioso il dato sui pareggi: nel 2025 nessuno ha pareggiato più del Parma (14, come il Torino). All’opposto, l’Udinese è tra le squadre che perdono di più: 15 k.o. in campionato nell’anno solare (come Cagliari e Verona, peggio solo Lecce e Monza a 16) ed è anche la squadra che ha subito più gol nel 2025 (48). I friulani arrivano da due sconfitte consecutive (Roma e Bologna) e rischiano la terza di fila per la prima volta in questo campionato; l’ultima striscia da tre è quella a cavallo tra fine 2024 e inizio 2025 (Monza, Juventus, Fiorentina).

Clamoroso il dato sugli ultimi 30 minuti: l’Udinese ha segnato un solo gol nella mezz’ora finale di gara in questo campionato, quello di Buksa al minuto 89 contro il Lecce. Allo stesso tempo è una delle squadre che incassa più reti nei secondi tempi (12, come il Genoa).

In casa Parma l’uomo copertina è Mateo Pellegrino: tre doppiette nel 2025, traguardo che in maglia crociata non si vedeva da Giovinco nel 2011. L’ultimo a spingersi fino a quattro marcature multiple in un anno solare con il Parma fu Gilardino nel 2004. In mezzo al campo spicca Arthur Atta: è il giocatore con più dribbling riusciti del campionato (33) ed è tra i migliori nel guadagnare possessi nell’ultimo terzo di campo (11, come Barella), sfidando proprio Pellegrino in una statistica dove l’argentino è in cima (14).


Juventus – Cagliari

Sabato 29 novembre 2025, ore 18:00

La storia dice Juventus: 46 vittorie bianconere, 28 pareggi e solo 12 successi del Cagliari in 86 sfide di Serie A, con un dominio ancora più netto a Torino (26 vittorie Juve, 15 pareggi, 2 affermazioni sarde). Tuttavia, il recente equilibrio è maggiore: la Juventus è imbattuta in 26 delle ultime 27 gare contro il Cagliari (21 vittorie, 5 pareggi), ma due degli ultimi tre incroci sono terminati in parità, dato che fino a pochi anni fa sembrava impensabile.

L’ultimo successo sardo resta quello del 29 luglio 2020 (2-0 in Sardegna), mentre all’Allianz l’ultimo match è stato 1-1 nel 2024. Un nuovo pari porterebbe per la prima volta a due X consecutive in casa della Juventus contro il Cagliari dal biennio 2012–2013.

La Juventus è diventata la “regina del pareggio” in Europa: dall’inizio della scorsa stagione è la squadra che ha fatto più X nei cinque principali campionati, 21 su 50 partite (42%). In questo campionato ha raccolto 20 punti (5 vittorie, 5 pareggi, 2 sconfitte): solo in due occasioni nel XXI secolo ha fatto peggio dopo 12 giornate (18 punti nel 2015/16 e nel 2021/22). Preoccupa soprattutto la produzione offensiva: massimo 15 gol segnati in 12 gare, cosa che non accadeva dal 1999/2000.

Il Cagliari arriva da due pareggi consecutivi, contro Como e Genoa, e può spingersi a tre X di fila per la prima volta dal novembre-dicembre 2021 (allora furono quattro con Mazzarri).

Una chiave potrebbe essere il tiro da fuori: solo Milan e Inter (5) hanno segnato più gol dalla distanza della Juventus (4, come Bologna e Lecce). Di contro, i bianconeri hanno però già subito quattro reti da fuori area, dato superato soltanto dal Pisa (5). Nel panorama dei top 5 campionati, ci sono solo tre squadre con almeno quattro gol segnati e quattro subiti da fuori: la Juventus, il Brighton e il Siviglia.

Dusan Vlahovic ritrova l’avversario che conosce meglio: otto gol in 11 confronti di Serie A contro il Cagliari, inclusa la sua prima doppietta nel torneo (novembre 2019, con la Fiorentina). Ha segnato in tutte le ultime tre sfide di campionato contro i rossoblù e punta a centrare il poker di gare consecutive in gol contro la stessa squadra, traguardo che gli è riuscito solo con Bologna e Sampdoria.

Occhio anche a Filip Kostic: dopo i gol a Cremonese e Fiorentina può segnare per la prima volta in tre match di fila nei maggiori campionati. Tutte le sue cinque reti in Serie A, finora, sono arrivate su azione e nel primo tempo.

Nel Cagliari la minaccia principale è Gennaro Borrelli: quattro degli ultimi sei gol tra Serie A e B sono arrivati di testa, inclusa la doppietta al Genoa nell’ultima giornata. Nel 2025 solo Pohjanpalo e Bonini hanno segnato più reti di testa (cinque) rispetto a Borrelli (quattro) nei due massimi campionati italiani.


Milan – Lazio

Sabato 29 novembre 2025, ore 20:45

È una delle grandi classiche del nostro calcio: 164 confronti in Serie A, 72 vittorie del Milan, 32 della Lazio e ben 60 pareggi, record di X per i rossoneri contro una singola avversaria. Negli ultimi anni però l’equilibrio sembra essersi spezzato: solo uno degli ultimi 13 incroci di campionato è finito in parità (2-2 all’andata nello scorso torneo), il resto è stato deciso sempre dai tre punti.

La Lazio ha vinto l’ultimo precedente in campionato, 2-1 a San Siro il 2 marzo 2025, e non batte due volte di fila il Milan in Serie A da oltre un decennio (2012). Stesso discorso per le trasferte: i biancocelesti non hanno mai conquistato due successi di fila sul campo del Milan nel massimo campionato.

Il Milan ha un andamento quasi schizofrenico a seconda dell’avversario: contro le squadre attualmente nelle prime 10 posizioni di classifica è la migliore del campionato, con 16 punti in 6 gare (2,7 di media); contro quelle della seconda metà è solo 12°, con 9 punti in 6 partite (1,5 a gara). La Lazio è l’esatto contrario: 12ª per rendimento contro le prime 10 (3 punti in 5 match, 0,6 di media), ma 4ª contro le squadre della parte bassa (15 punti in 7 gare, 2,1 di media).

Difensivamente il Milan è tornato quello delle grandi stagioni: almeno sei clean sheet nelle prime 12 partite di Serie A per la prima volta dal 2008/09. Se dovesse tenere la porta inviolata anche in questo turno, sarebbe la prima volta con 7 clean sheet nelle prime 13 giornate dal 2006/07.

La Lazio è reduce dalla vittoria sul Lecce e può centrare due successi consecutivi in Serie A per la prima volta da febbraio 2025 (allora furono Cagliari e Monza). Ma il grande problema è il gol in trasferta: solo una partita con reti segnate nelle ultime sei esterne (3-0 al Genoa a fine settembre) e tre gare esterne consecutive senza segnare (Atalanta, Pisa, Inter). Non resta a secco per quattro trasferte di fila in Serie A dal 2012, con Petkovic.

Entrambe partono fortissimo: solo l’Inter (5) ha segnato più gol di Milan e Lazio (4 ciascuna) nei primi 15 minuti di gioco. Per la Lazio si tratta addirittura del 27% delle reti stagionali in Serie A, la percentuale più alta del torneo nel primo quarto d’ora.

Il faro rossonero è Christian Pulisic: nessuno ha partecipato a più gol di lui nel 2025 in Serie A (18 tra reti e assist, come Orsolini e Retegui), con 11 reti che eguagliano già il suo record personale in un anno solare nei top campionati (11 anche nel 2024).

Dentro la partita c’è anche uno scontro fra due dei portieri più decisivi del campionato. In base agli expected goals concessi, Ivan Provedel avrebbe dovuto subire circa 15 gol ma ne ha presi solo 9: un saldo positivo di oltre sei reti evitate. Mike Maignan è poco distante: anche lui a 9 gol subiti, a fronte di xG in porta per 13,2. Due guardiani che possono trasformare il match in una sfida di dettagli.


Lecce – Torino

Domenica 30 novembre 2025, ore 12:30

Il pranzo della domenica propone una sfida tra due squadre in difficoltà ma con obiettivi e problemi diversi. In 22 confronti di Serie A il Torino ha vinto 9 volte, il Lecce 6, con 7 pareggi. I pugliesi però si sono risollevati negli incroci più recenti: sono imbattuti nelle ultime due gare contro i granata (una vittoria e un pareggio), dopo quattro sconfitte consecutive senza segnare. Non hanno mai messo insieme tre partite di fila senza perdere contro il Torino: domenica possono riuscirci.

Il dato difensivo è pesante: il Torino ha concesso un solo gol nelle ultime sei sfide contro il Lecce in campionato, collezionando cinque clean sheet. Nessuna squadra, dallo scorso campionato in avanti, ha tenuto la porta inviolata più volte contro i giallorossi (5, come Inter e Napoli).

Al Via del Mare, però, il Lecce ha storicamente un buon feeling contro il Toro: solo tre sconfitte in 11 precedenti casalinghi di Serie A (4 vittorie e 4 pareggi). Percentuale di ko al 27%, peggiore soltanto contro Fiorentina e Cagliari tra le squadre affrontate almeno 10 volte in casa.

Eppure i numeri recenti in casa sono durissimi: nel 2025 nessuno ha fatto meno punti in casa del Lecce tra le squadre presenti in entrambi i campionati (appena nove). In questo anno solare i giallorossi hanno chiuso 11 partite interne senza segnare, incluse le ultime tre: nessuna squadra nei cinque grandi campionati europei ha così tante gare casalinghe a rete bianca nello stesso periodo.

Il Torino vive un paradosso: ha già subito 21 gol in 12 gare, uno dei bottini più pesanti degli ultimi 65 anni per i granata a questo punto (peggio solo nel 2002/03, 2013/14 e 2020/21), ma allo stesso tempo ha già collezionato almeno cinque clean sheet. È la seconda volta nella storia della Serie A che una squadra con così tante gare senza subire gol concede comunque più di 20 reti nelle prime 12 giornate (prima era successo solo al Pisa 1990/91).

Curioso anche il dato sull’orario: il Lecce è imbattuto nelle ultime quattro gare giocate alle 12:30 (due vittorie e due pareggi), dopo aver perso tutte le quattro precedenti. Il Torino, al contrario, si esalta: tre successi consecutivi in gare di mezzogiorno, incluse le due di questa stagione contro Roma e Genoa.

Si affrontano la peggior difesa del campionato (21 gol subiti dal Torino) e il secondo peggior attacco (appena 8 gol del Lecce, meglio solo dell’Hellas Verona a 7). In più, i numeri degli expected goals confermano il quadro: i salentini sono ultimi per xG prodotti (meno di 9), il Torino è la squadra che concede di più in termini di xG contro.

Tra i singoli: Cyril Ngonge ama il Lecce, è l’unica squadra a cui ha segnato più di una volta in Serie A (due gol nelle sue prime due presenze contro i pugliesi, con la maglia del Verona). In casa granata spiccano invece i problemi offensivi: tra gli attaccanti con almeno 600 minuti giocati solo Vardy e Dia hanno tirato meno di Nikola Stulic; e nessuno, in questa fascia, ha centrato meno volte la porta di Tete Morente (due tiri nello specchio).


Pisa – Inter

Domenica 30 novembre 2025, ore 15:00

Partita dal sapore vintage: Pisa e Inter non si affrontano in Serie A dal 1991. In 14 confronti complessivi, otto vittorie nerazzurre, tre dei toscani e tre pareggi. L’Inter ha fatto la voce grossa negli ultimi decenni: ha vinto tutte le ultime cinque gare di campionato contro il Pisa, l’ultima delle quali 1-0 con gol di Nicola Berti nel marzo 1991.

All’Arena Garibaldi il bilancio è però molto più equilibrato: due vittorie Pisa, due Inter, tre pareggi e solo 7 gol nerazzurri segnati in 7 trasferte. Tra le avversarie affrontate almeno cinque volte in casa in Serie A, solo contro il Torino il Pisa ha una percentuale di sconfitte più bassa che contro l’Inter.

I nerazzurri arrivano con un ruolino da schiacciasassi contro le neopromosse: otto vittorie nelle ultime nove gare di Serie A contro squadre salite dalla B, con unico passo falso il 2-2 contro il Parma dello scorso aprile. In questo campionato hanno già piegato Sassuolo e Cremonese.

Il Pisa però è solido: è imbattuto da sei gare (una vittoria e cinque pareggi) e solo una volta nella sua storia in Serie A è arrivato oltre, con una striscia di otto partite senza ko tra dicembre 1985 e febbraio 1986. È anche la prima neopromossa, nell’era dei tre punti, ad aver pareggiato almeno sette delle prime 12 gare di campionato, dopo l’Atalanta 2004/05; per trovare una neopromossa con più X dopo 13 turni bisogna tornare alla Lazio 1988/89.

I numeri raccontano di un assedio annunciato: l’Inter è la squadra che tira di più in campionato (219 conclusioni) ed è anche quella che concede meno tiri agli avversari (107). Il Pisa è all’estremo opposto: ha subito 196 conclusioni, record negativo del torneo, e ha calciato nello specchio appena 30 volte, meno di tutti.

Individualmente, M’Bala Nzola sembra essersi sbloccato: tre gol in 12 presenze in questo campionato, tutti in trasferta, già eguagliato il bottino della stagione 2023/24 con la Fiorentina. Dopo il gol al Sassuolo può trovare la rete in due gare consecutive per la prima volta dal periodo novembre 2022–gennaio 2023.

Lautaro Martínez è vicino al traguardo delle 250 presenze in Serie A, ma vive una piccola anomalia: non segna da quattro gare di campionato contro squadre che a inizio giornata occupavano una delle ultime cinque posizioni in classifica, dopo aver firmato 11 gol nelle 12 sfide precedenti di questo tipo. Resta però l’uomo che tira di più nella prima mezz’ora di gioco: 18 conclusioni nei primi 30 minuti delle partite di questa Serie A.


Atalanta – Fiorentina

Domenica 30 novembre 2025, ore 18:00

È diventato uno degli incroci più interessanti del nostro campionato, spesso spettacolare e ricco di gol. La Fiorentina guida il bilancio storico con 54 vittorie a 32, ma negli ultimi anni la bilancia ha oscillato di continuo: dopo un periodo favorevole all’Atalanta (quattro successi in cinque gare), la Viola ha vinto cinque degli ultimi otto incroci di Serie A (un pareggio e due sconfitte).

A Bergamo, però, la Dea ha ritrovato il fattore campo: quattro vittorie nelle ultime sette sfide interne contro la Fiorentina (un pareggio e due k.o.), compreso il 3-2 del settembre 2024. Non centra due successi casalinghi di fila contro la Viola dal 2012.

La situazione in classifica è però complicata per entrambe: è la prima volta dal gennaio 1987 che Atalanta e Fiorentina si affrontano dopo 12 giornate con meno di 15 punti a testa. In quell’occasione vinse la Dea 2-0, con le reti di Trevor Francis e Marino Magrin.

Il momento dell’Atalanta è delicatissimo: otto gare consecutive senza vittorie in Serie A (cinque pareggi e tre sconfitte), striscia negativa che non si vedeva dal 2015–2016. Dopo i k.o. contro Udinese, Sassuolo e Napoli, i bergamaschi rischiano di perdere quattro partite di fila per la prima volta da gennaio 2016, ai tempi di Reja.

La Fiorentina, dal canto suo, non è mai partita così male in Serie A: sei punti in 12 giornate (sei pareggi e sei sconfitte), sotto la soglia dei sette punti iniziali che non aveva mai oltrepassato in negativo. Curioso il dato sui pareggi esterni: quattro X in trasferta, record condiviso con il Pisa in questo campionato.

L’Atalanta in casa ha rallentato: solo tre vittorie in 17 gare interne di Serie A nel 2025, con nove pareggi e cinque sconfitte. È la squadra che ha pareggiato più partite casalinghe nell’anno solare e non ha mai chiuso un anno con 10 X interne: ci è molto vicina.

In panchina, Paolo Vanoli ha iniziato la sua avventura viola con due pareggi su due. Solo tre allenatori nella storia della Fiorentina hanno debuttato con tre pareggi consecutivi in Serie A: Oronzo Pugliese, Roberto Mancini e lo stesso Vanoli potrebbe aggiungersi alla lista se arrivasse un altro segno X.

Interessante il tema palle inattive: la Fiorentina è la squadra che ha subito più gol da fermo in questo campionato (10), mentre l’Atalanta è quella che ha segnato meno su palla inattiva (solo due reti).

Sul piano dei protagonisti, Ademola Lookman è storicamente uno spauracchio per i viola: sei partecipazioni-gol nelle cinque gare di Serie A contro la Fiorentina (quattro reti e due assist), nessuna squadra lo ha “ispirato” di più assieme all’Empoli. In questa stagione, però, il suo contributo si è drasticamente ridotto: un solo gol in campionato, con una marcatura o un assist ogni 529 minuti, a fronte di una media di uno ogni 113 minuti lo scorso anno.

Dall’altra parte Edin Dzeko, che ha già segnato nove gol all’Atalanta in Serie A, più di qualsiasi altro giocatore attualmente nel torneo. È ancora a secco in questo campionato, ma potrebbe diventare il primo calciatore a segnare con la maglia della Fiorentina dopo i 38 anni, aggiungendo un altro record alla sua carriera.


Roma – Napoli

Domenica 30 novembre 2025, ore 20:45

Big match di giornata all’Olimpico, tra due squadre che arrivano con ambizioni altissime e un passato recente che racconta soprattutto Napoli. In 156 sfide di Serie A la Roma ha vinto 53 volte, il Napoli 49, con 54 pareggi. Ma negli ultimi 11 confronti i partenopei sono rimasti imbattuti in 10 occasioni (6 vittorie e 4 pareggi): unica eccezione il 2-0 giallorosso del dicembre 2023, deciso da Pellegrini e Lukaku.

All’Olimpico il Napoli non è più un ospite remissivo: la Roma ha vinto solo due delle ultime nove gare casalinghe contro gli azzurri (due pareggi, cinque sconfitte), ma è imbattuta nelle due più recenti (una vittoria e un pareggio). Per trovare una serie più lunga senza ko interno contro il Napoli bisogna tornare al 2016, quando arrivò a cinque gare utili di fila (quattro vittorie e un pareggio).

La novità è la classifica: Roma e Napoli si presentano a questo scontro entrambe con almeno 25 punti dopo 12 giornate, cosa mai successa prima. In passato erano arrivate a questo livello di punteggio “contemporaneo” solo al 16° turno del 2015/16 (0-0 in quella occasione).

La Roma è in testa alla classifica da sola per la prima volta dopo oltre 10 anni, non succedeva dalla 10ª giornata 2015/16 con Rudi Garcia. Può arrivare in doppia cifra di vittorie già dopo 13 gare, traguardo che manca dal 2017/18. Il dato difensivo è impressionante: solo 6 gol subiti in campionato, e negli ultimi 50 anni è riuscita a fare meglio solo due volte dopo 12 partite (4 gol nel 2003/04, 3 nel 2013/14).

Offensivamente non è una macchina da gol (15 reti), ma la solidità pesa: è solo la seconda volta nell’era dei tre punti che una squadra arriva almeno a 27 punti con meno di 16 gol segnati dopo 12 giornate (l’altra è l’Inter 2015/16).

Il Napoli arriva invece da un periodo complicato in trasferta: tre sconfitte nelle ultime quattro gare esterne di Serie A (una sola vittoria), dopo una serie di quattro successi nelle cinque precedenti. Inoltre non segna su azione fuori casa da settembre, quando Højlund colpì la Fiorentina.

Una delle chiavi della partita sarà la gestione del risultato: Roma e Napoli, insieme al Sassuolo, sono le uniche squadre del campionato a non aver ancora perso punti dopo essere passate in vantaggio. I giallorossi hanno segnato il primo gol in otto dei nove successi fin qui ottenuti.

Sul piano tattico spicca l’intensità del pressing alto: Roma (144) e Napoli (142, come il Lecce) sono tra le tre squadre che interrompono più spesso le sequenze avversarie nella metà campo offensiva. Un cambio di rotta per gli azzurri, che nella scorsa stagione erano solo 15° in questa particolare graduatoria.

Nei singoli, Matteo Politano vive un momento curioso: è il giocatore che ha tirato di più senza segnare in questa Serie A (23 conclusioni), e non trova il gol in campionato dal 30 marzo contro il Milan. La sua prima rete in Serie A è arrivata proprio contro la Roma, nel 2015, e ha già servito quattro assist ai giallorossi in carriera, suo record condiviso assieme a Udinese, Verona e Torino.

In casa Roma, Matías Soulé è uno degli uomini più attesi: con nove gol all’attivo in giallorosso in Serie A, è a un passo da entrare in un club molto ristretto. Solo Lamela (19) e Cengiz Ünder (13) sono riusciti ad andare in doppia cifra di reti con la Roma in campionato prima di compiere 23 anni.

Due panchine di altissimo livello, con allenatori dal curriculum pesantissimo in Serie A, aggiungono ulteriore fascino a una sfida che può pesare tantissimo nella corsa allo scudetto.


Bologna – Cremonese

Lunedì 1 dicembre 2025, ore 20:45

La giornata si chiude al Dall’Ara con un Monday Night molto interessante. Il Bologna ha un bilancio favorevole contro la Cremonese in Serie A: tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta in sei incroci, con 15 gol fatti e 6 subiti. In casa, i rossoblù non hanno mai perso contro i grigiorossi nel massimo campionato (una vittoria e due pareggi).

Curiosamente, sette delle ultime nove sfide complessive tra le due squadre, tra Serie A e Serie B, sono finite in pareggio: un successo per parte completa il quadro. Nelle ultime otto partite entrambe le squadre hanno sempre segnato, segno di un confronto spesso aperto e imprevedibile.

Il Bologna ama particolarmente questa avversaria sul piano realizzativo: 15 reti in sei confronti di Serie A, media di 2,5 gol a partita, la più alta tra quelle registrate contro squadre attualmente in campionato.

C’è però un dato “scaramantico”: la Cremonese non ha mai vinto una gara di Serie A giocata di lunedì (quattro pareggi e quattro sconfitte). Il Bologna, d’altra parte, non vince da quattro Monday Night consecutivi (tre pareggi e una sconfitta), dopo tre successi di fila nel medesimo giorno di gioco.

La squadra di casa arriva in uno stato di forma strepitoso: dal 1° ottobre è quella che ha segnato più gol in Serie A (16), quella che ha raccolto più punti (17) ed è, insieme al Como, la squadra che ha subito meno reti nel periodo (solo 3 gol concessi). In campionato, in questo 2025, al Dall’Ara ha perso solo una delle ultime 20 gare fra tutte le competizioni.

La Cremonese invece ha vissuto un brusco rallentamento: dopo aver iniziato il campionato con otto risultati utili in nove giornate (tre vittorie e cinque pareggi), ha perso le ultime tre partite contro Juventus, Pisa e Roma. Non arriva a quattro sconfitte consecutive in Serie A da gennaio 2023, quando sulla panchina sedeva Alvini.

Un dato importante è la capacità di reazione del Bologna: è la squadra che ha guadagnato più punti da situazione di svantaggio in questa Serie A (7), pur avendo spesso sbloccato per prima il punteggio (è andata in vantaggio in quattro degli ultimi cinque successi).

Sul fronte delle palle inattive, la Cremonese è una macchina perfetta: ha la miglior differenza tra gol segnati e subiti da fermo (+6, con 8 reti fatte e solo 2 concesse). È anche la squadra che ha segnato più gol su sviluppi di calcio d’angolo (sei), inclusa una rete proprio nell’ultimo turno contro la Roma. Dietro di lei, in questa speciale graduatoria, ci sono proprio Juventus e Bologna.

Tra gli uomini più attesi c’è Federico Bonazzoli: nessuno ha segnato più gol in trasferta di lui in questo campionato (quattro, come Pulisic e Pinamonti). Le sue due reti contro il Bologna, però, non hanno portato punti alle sue squadre (Sampdoria nel 2020, Salernitana nel 2021).

Dall’altra parte, Riccardo Orsolini è vicino a entrare nella storia del club: con cinque centri già in questa stagione, può diventare il quarto giocatore del Bologna a superare quota cinque gol in otto diverse stagioni di Serie A, dopo tre monumenti come Pascutti, Reguzzoni e Savoldi. Ha già segnato alla Cremonese nel suo ultimo incrocio contro i grigiorossi, nel maggio 2023.

Una chiusura di giornata dal sapore europeo per ritmo, intensità e ambizioni: il Bologna sogna l’Europa, la Cremonese deve interrompere la caduta. Perfetto appuntamento per il posticipo del lunedì.

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