Valencia – Levante
Derby della città con il Mestalla che resta un fortino per il Valencia contro il Levante: nessuna sconfitta in 16 incroci interni di Liga (10 vittorie, 6 pareggi) e solo un 1-0 nel 2021 a spezzare una striscia quasi perfetta nei confronti diretti recenti. Il momento, però, non è brillante: sette gare senza vittorie in campionato (3 pari, 4 ko) e una generale difficoltà a dare continuità, confermata anche dai numeri sulle azioni manovrate lunghe, tra le più rare della Liga. Il Levante arriva da tre ko nelle ultime quattro, non ha ancora mai rimontato da situazione di svantaggio e tende a sciogliersi una volta sotto. Molto passerà dalle giocate di Rioja, già quattro partecipazioni al gol con la nuova maglia, e dal solito Morales, spesso protagonista proprio al Mestalla.
Alavés – Celta Vigo
Sfida che mette di fronte la solidità dell’Alavés e il potenziale offensivo del Celta. I padroni di casa hanno perso solo una delle ultime 10 partite interne di Liga, costruendo a Mendizorrotza la propria classifica grazie a una difesa tra le migliori del campionato per expected goals concessi. Hanno però un rapporto complicato con il finale di gara: sono la squadra che ha guadagnato più punti coi gol negli ultimi 15 minuti, ma anche quella che ne ha persi di più subendo reti nella stessa fase. Il Celta è in striscia fuori casa, con due vittorie consecutive e la possibilità di centrare il tris che manca dal 2018: tutti i gol incassati sono arrivati da dentro l’area, indice di lacune nella protezione del cuore della difesa. Borja Iglesias è il riferimento totale in avanti: miglior marcatore spagnolo dell’anno solare in Liga, resta l’uomo da limitare.
Barcellona – Athletic
Al Montjuïc (o Camp Nou se già rientrati) si gioca una delle grandi classiche della Liga, ma i numeri raccontano un dominio blaugrana: 11 partite senza sconfitte contro l’Athletic (9 vittorie, 2 pari) e 23 incroci interni di fila senza ko in campionato, con sei successi consecutivi. La squadra di Flick viaggia a ritmi altissimi: 32 gol segnati, dietro solo al Bayern nei top 5 campionati, e un’impressionante produzione offensiva che si traduce anche in moltissimi legni colpiti. L’Athletic è aggressivo e moderno – guida la Liga per recuperi offensivi – ma paga una percentuale realizzativa molto bassa a fronte di tanti tiri. Lewandowski continua ad allungare le sue cifre da cannoniere seriale, mentre i baschi si aggrappano al talento di Nico Williams, che festeggia le 100 presenze in Liga, pur non avendo ancora inciso spesso contro il Barça.
Osasuna – Real Sociedad
Derby basco dal sapore di scontro diretto europeo. L’Osasuna ha preso l’abitudine di fare male ai cugini: tre vittorie consecutive in Liga e una striscia di 10 risultati utili nelle ultime 11 sfide interne contro squadre della regione. La squadra di Lisci è però in flessione: quattro gare senza vittoria (1N, 3P) e due partite di fila senza segnare, nonostante una curiosa propensione al tiro da fuori area, da cui arriva una quota altissima delle reti stagionali. La Real di Alguacil è in risalita, imbattuta da quattro giornate e molto aggressiva senza palla: nessuno commette più falli in tutta Europa tra i top campionati. Oyarzábal resta il faro, con gol e assist che hanno già fruttato molti punti in classifica, mentre Budimir si presenta da ex “bestia nera” dei txuri-urdin, avendo segnato in ognuno degli ultimi tre incroci di Liga.
Villarreal – Mallorca
Villarreal e Mallorca si affrontano in un momento in cui entrambe cercano conferme sul proprio percorso. Il Submarino Amarillo viene da tre vittorie consecutive in Liga, tutte con clean sheet: la difesa è tornata solida e l’attacco letale in transizione, con numeri da primato europeo in termini di contropiedi e tiri dopo ripartenza, oltre a un numero massimo di gol da questa situazione di gioco. Il Mallorca di Aguirre ha finalmente ritrovato la vittoria nell’ultimo turno e va a caccia di un mini-filo di risultati che manca da quasi un anno: la squadra vive molto sui duelli fisici e sui cross, con una valanga di conclusioni di testa e il peso specifico di Muriqi, già a sei centri senza ancora aver firmato un assist. In più, la tradizione recente pende dalla parte del Villarreal, vittorioso negli ultimi due incroci e imbattuto da quattro sfide.
Real Oviedo – Rayo Vallecano
Allo stadio Carlos Tartiere il Real Oviedo cerca respiro dopo cinque turni senza successi, la striscia negativa più lunga da quando è tornato in Liga. Il passato nei confronti diretti però porta fiducia: quattro vittorie consecutive contro il Rayo nella massima serie, anche se in tempi più recenti, sommando tutte le competizioni, il bilancio si è riequilibrato. Gli asturiani fanno fatica a produrre pericoli: sono la squadra con meno tiri tentati e una delle più colpite in termini di conclusioni concesse, una combinazione che spiega l’andamento in classifica. Il Rayo sta pagando un evidente sotto-rendimento offensivo: ha segnato meno gol di quanto direbbero gli expected goals ed è reduce da due gare senza segnare. Curiosità romantica: l’ultima doppietta di Salomón Rondón in Liga arrivò proprio contro il Rayo, mentre l’ultimo gol degli ospiti porta la firma di Alemão, ex idolo del Tartiere ai tempi della promozione.
Real Betis – Girona
Al Benito Villamarín va in scena una partita sempre divertente dal punto di vista dei numeri. Il Betis ha una tradizione nettamente favorevole: solo una sconfitta in 10 incroci di Liga con il Girona e rete segnata in tutte le sfide disputate. La squadra di Pellegrini è tornata a correre con quattro vittorie nelle ultime sette e un attacco che, pur senza rigori (ne è ancora a zero), sta ritrovando continuità anche grazie alle accelerazioni di Antony, autore di due doppiette nelle ultime quattro giornate. Il Girona resta una delle sorprese del campionato, ma paga una fase difensiva in grande difficoltà: 24 gol subiti, peggior dato della Liga e record negativo del club a questo punto. Stuani è sempre decisivo dagli undici metri, con tre rigori trasformati da subentrato, mentre la squadra di Míchel fatica a costruire una striscia positiva: da tempo non riesce a infilare due vittorie consecutive.
Getafe – Atletico Madrid
Derby madrileno al Coliseum con storie e tendenze contrastanti. Il Getafe ha rotto il tabù nell’ultimo precedente casalingo, battendo l’Atletico 2-1 e potendo ora sognare un doppio colpo che gli manca dal 2010, ma in generale ha un rendimento complicato nei derby: solo una vittoria nelle ultime 24 stracittadine. La squadra di Bordalás resta comunque difficilissima da affrontare: concede pochi tiri, tra i dati migliori del campionato, e arriva da una mini-serie positiva con due successi nelle ultime tre gare. L’Atletico di Simeone è in piena striscia: 11 partite di Liga senza ko, attacco sempre a segno nelle prime 12 giornate e numeri importanti anche in fase difensiva. Griezmann è micidiale entrando a gara in corso, tra i migliori d’Europa per contributo da subentrato, mentre Milla è il re degli assist della Liga, già determinante in termini di punti portati in dote al Getafe nelle giornate passate. Sulla panchina, il duello parla chiaro: Simeone ha fatto del Getafe una delle sue vittime preferite.
Elche – Real Madrid
Allo stadio Martínez Valero il Real Madrid arriva con l’obiettivo di allungare una tradizione che dura da quasi cinquant’anni. L’Elche non batte i blancos in Liga dal 1978 ed è reduce da 14 incontri senza vittoria contro di loro, con 20 sfide consecutive in cui ha sempre subito almeno un gol. Il momento dei padroni di casa non aiuta: cinque partite di fila senza successi e difficoltà specifiche su un fondamentale, il colpo di testa, con sei conclusioni nello specchio a vuoto. Il Real di Ancelotti (o del tecnico in carica) viaggia spedito in testa: 31 punti in 12 giornate, ritmo da grandi stagioni del passato, e un Mbappé in versione devastante, già a quota 13 gol nelle prime 12 uscite. Curioso il contrasto in area: l’Elche fatica a concretizzare di testa, mentre il Real ha subito il 40% delle reti proprio su questo fondamentale, percentuale più alta della Liga. Rafa Mir, intanto, sta vivendo un buon periodo, con quattro gol e diversi legni colpiti che testimoniano la sua pericolosità.
Espanyol – Sevilla
Il Monday night chiude la giornata con un incrocio tra due storie opposte nei confronti diretti recenti. L’Espanyol non batte il Siviglia da 12 gare di Liga, con una serie che si allunga anche in casa, dove gli andalusi non perdono da sei visite (5 vittorie e un pari). Gli andalusi vanno a segno da 14 sfide consecutive contro i catalani, con una tradizione offensiva quasi costante. L’Espanyol ha iniziato molto bene il campionato, ma arriva da due ko di fila che hanno riequilibrato il bilancio; è una squadra che attacca tantissimo via cross, seconda solo al Le Havre in tutta Europa, a testimonianza di un gioco molto diretto verso l’area. Il Siviglia, dal canto suo, è una delle regine del contropiede nei top 5 campionati, con cinque gol da ripartenza. Expósito spicca per occasioni create, a livello dei grandi numeri dieci del torneo, mentre Vargas è già a sette partecipazioni al gol. Per Manolo González questa è una tappa simbolica: ha appena tagliato il traguardo delle 50 panchine in Liga, riportando stabilità in un club storicamente instabile.















