Contesto generale
All’Estadio Nuevo Arcángel andrà in scena una sfida delicata per la salvezza tra Córdoba (17° con 9 punti) e Cultural Leonesa (21° con 8).
Entrambe le squadre vivono una stagione complessa, ma arrivano a questo scontro diretto con segnali di ripresa. Il margine è minimo, e la vittoria significherebbe prendere ossigeno in chiave permanenza.
Il Córdoba di Iván Ania ha migliorato il rendimento nelle ultime settimane, con 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta nelle ultime cinque partite, compresa una preziosa vittoria per 1-0 a Saragozza.
La Cultural Leonesa di Raúl Llona (ora con Ziganda subentrato) mostra progressi simili: 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, ma deve fare i conti con gravi emergenze in difesa.
Stato di forma e criticità
Córdoba
In casa, i biancoverdi hanno vinto solo una delle ultime cinque partite (1V, 2N, 2P), subendo 9 gol e mantenendo zero clean sheet in questo parziale.
Il problema principale resta la fragilità difensiva, acuita da una lunga serie di infortuni. L’assenza di continuità nei centrali e nei terzini ha costretto Ania a schierare formazioni diverse quasi ogni settimana, limitando l’affiatamento della retroguardia.
Cultural Leonesa
La squadra castigliana ha invece mostrato un rendimento migliore in trasferta (3 vittorie nelle ultime 5), ma arriva al match con un reparto arretrato completamente rimaneggiato: Fornos, Maestre e Satrústegui sono indisponibili, mentre Calero è squalificato.
Ziganda ha dovuto adattare giovani e giocatori fuori ruolo, privilegiando un assetto prudente e compatto.
Analisi tattica
Córdoba (allenatore: Iván Ania)
- Modulo di riferimento: 4-2-3-1 o 4-3-3
- Stile di gioco: predilezione per il possesso e pressing alto (PPDA medio: 9,2)
- Costruzione: impostazione dal basso, con ricerca costante delle catene laterali
- Attacco: dinamico ma discontinuo; Dalisson e Fuentes forniscono ampiezza, mentre Jacobo agisce tra le linee come trequartista creativo
- Problema principale: transizioni difensive — la squadra si sbilancia facilmente e concede spazi sugli esterni
- Dati offensivi:
- xG medio: 1,41 a partita (totale 11,3 in 8 giornate)
- Gol realizzati: 9 — leggermente sotto la media attesa, segno di qualche imprecisione sotto porta
- Assist da corner: 1 — potenziale da palla inattiva ancora parzialmente inespresso
La difesa resta il punto debole: la mancanza di rotazioni ha costretto Ania ad adattare giocatori fuori ruolo, riducendo la stabilità e la spinta laterale.
Cultural Leonesa (allenatore: Raúl Llona / Ziganda)
- Modulo: 4-2-3-1 o 4-4-2 a blocco medio-basso
- Stile di gioco: attendista, orientato alla ripartenza verticale
- PPDA medio: 12,6, indice di pressing basso e difesa posizionale
- Punti di forza: rapidità degli esterni (Pibe e Collado), capacità di verticalizzare subito verso Sobrino e Chacón
- Produzione offensiva:
- xG medio: 1,09 a partita (totale 8,7)
- Gol segnati: 7 — rendimento in linea con le occasioni create, con buona efficienza realizzativa
- Assist da corner: 1 — sfrutta bene la fisicità dei centrali
La mancanza di difensori esperti ha spinto Ziganda verso un approccio pragmatico, basato sull’ordine e sulla densità centrale. La priorità è non scoprirsi, anche a costo di rinunciare a fase offensiva prolungata. Il baricentro resta basso, con la squadra pronta a ripartire in velocità sugli esterni.
Matchup tecnico-tattico
Il confronto tra Córdoba e Cultural Leonesa si preannuncia come una sfida tra filosofia propositiva e prudenza tattica.
Il Córdoba cercherà di imporre il ritmo, alzando il pressing e spingendo con i terzini, ma rischia di lasciare spazi in transizione — proprio il terreno ideale per le ripartenze avversarie.
La Cultural Leonesa, invece, punterà sull’attesa e sulla gestione dei tempi di gioco. La difesa rimaneggiata rappresenta un’incognita, ma la compattezza del blocco mediano (Barri, Bicho) e la velocità sugli esterni possono diventare armi decisive se il Córdoba concederà campo.
Il duello a centrocampo tra i mediani andalusi (Sintes, Fomeyem) e il duo di interdizione della Leonesa sarà cruciale per l’equilibrio della gara. Chi controllerà le seconde palle e la transizione positiva potrà determinare il ritmo complessivo dell’incontro.