Arthur Rinderknech: l’ascesa di un veterano
A 30 anni e 71 giorni, Rinderknech è diventato il più anziano francese di sempre a raggiungere la sua prima finale Masters 1000, superando Ugo Humbert (Parigi 2024).
Il francese ha costruito la sua corsa con una serie di vittorie prestigiose: quattro successi contro giocatori top 20 (Lehecka, Zverev, Auger-Aliassime e Medvedev), un’impresa mai riuscita a nessuno a Shanghai dal 2009.
Dalla stagione sull’erba di giugno, solo Carlos Alcaraz (9) ha battuto più top 20 di Rinderknech (8).
La sua semifinale contro Medvedev ha messo in mostra la sua resilienza: il francese è il 23° giocatore a vincere dopo aver perso il primo set in questo torneo, un record superato solo a Miami.
In caso di trionfo, Rinderknech diventerebbe:
- il giocatore più anziano a conquistare il suo primo titolo ATP a livello Masters 1000 o superiore;
- il primo francese a vincere un Masters 1000 dopo Jo-Wilfried Tsonga (Toronto 2014);
- e solo il secondo francese over 30 a riuscirci, dopo Cédric Pioline (Monte Carlo 2000).
Valentin Vacherot: il miracolo di Monaco
Se la storia di Rinderknech è quella di una rinascita, quella di Valentin Vacherot è un vero e proprio miracolo sportivo.
Il monegasco, attualmente numero 204 del mondo, è il giocatore con la classifica più bassa di sempre ad aver raggiunto una finale Masters 1000 da quando il formato è stato introdotto nel 1990.
È anche il primo giocatore del Principato di Monaco a spingersi fino a una finale ATP nell’Era Open.
Fino a oggi contava appena 14 vittorie nel circuito maggiore, ma sei di queste sono arrivate proprio a Shanghai 2025.
Da qualificato, Vacherot potrebbe compiere un’impresa leggendaria: diventare solo il terzo “qualifier” nella storia a vincere un Masters 1000, dopo Roberto Carretero (Amburgo 1996) e Albert Portas (Amburgo 2001).
E in caso di vittoria, supererebbe Borna Coric (#152) come il giocatore con il ranking più basso mai capace di trionfare in un torneo di questa categoria.
Un duello tra outsider che può cambiare la storia
Questa finale rappresenta molto più di una semplice anomalia statistica: è la celebrazione della profondità e imprevedibilità del tennis moderno, dove due giocatori fuori dalla top 50 possono sfidarsi per un titolo prestigioso.
Sia Rinderknech che Vacherot hanno mostrato un tennis aggressivo, coraggioso e libero da pressioni, conquistando il pubblico di Shanghai con la loro autenticità e determinazione
🔍 Analisi tecnica comparata
Entrambi i finalisti hanno espresso uno stile di gioco molto diverso, ma complementare:
Arthur Rinderknech ha costruito il suo percorso sul servizio e sulla gestione dei momenti chiave, mentre Valentin Vacherot ha stupito per resilienza, continuità e capacità di adattamento in partite spesso lunghe e combattute.
Rinderknech ha imposto il suo tennis lineare, fondato su percentuali alte al servizio, prime profonde e variazioni di ritmo efficaci. La sua media di quasi il 70% di prime palle in campo e l’88% di break point salvati lo collocano tra i migliori in assoluto per efficienza.
Vacherot invece ha mostrato un tennis meno esplosivo ma estremamente costante: ha salvato il 70% delle palle break e mantenuto una media di oltre 68% di prime in campo, dimostrando lucidità e solidità mentale anche contro top 10 come Rune e Djokovic.
Dal punto di vista tattico, Rinderknech tende a ridurre gli scambi con servizi vincenti e colpi diretti, mentre Vacherot preferisce costruire i punti con pazienza, lavorando sugli angoli e sul ritmo. Il primo domina gli scambi brevi; il secondo eccelle nella durata e nella capacità di ribaltare situazioni difficili.
⚖️ Confronto statistico – Shanghai Masters 2025
Parametro | Arthur Rinderknech | Valentin Vacherot |
---|---|---|
Età | 30 anni | 25 anni |
Ranking ATP | #54 | #204 |
Provenienza | Francia | Monaco |
Partite vinte nel torneo | 6 | 8 (incl. qualificazioni) |
Vittorie su Top 20 | 4 | 2 |
% Prime in campo | 69.8% | 68.9% |
% Punti vinti sulla 1ª | 78.0% | 76.5% |
% Punti vinti sulla 2ª | 60.3% | 57.0% |
% Break salvati | 88% | 70% |
% Ace medi | 11.7% | 10.2% |
% Doppi falli | 1.9% | 2.8% |
Media durata partita | 1h55 | 2h12 |
Miglior vittoria | vs D. Medvedev (#5) | vs N. Djokovic (#5) |