GENOVA – Alle 18.30, nel catino del Luigi Ferraris, il Genoa di Patrick Vieira riceve l’Empoli di Gianluca Pagliuca per il secondo turno di Coppa Italia: in palio c’è la sfida all’Atalanta agli ottavi. Gara da dentro o fuori che arriva in un momento particolare per entrambe: i rossoblù cercano riscatto e continuità, i toscani vogliono affidabilità dopo un avvio zoppicante in trasferta.
Momento delle squadre
Il Grifone si presenta dopo il 3-0 di personalità rifilato al Vicenza nel debutto di Coppa, ma con il rammarico fresco del ko di Bologna maturato nel recupero: avanti con Ellertsson, raggiunto da Castro e superato al 99’ dal rigore glaciale di Orsolini. In campionato la partenza è stata al rallentatore (pareggi con Lecce e Como, sconfitte con Juve e Bologna), ma la sensazione è che la squadra stia interiorizzando gradualmente i principi di Vieira: blocco corto, aggressività sulle seconde palle, organizzazione sulle palle inattive.
L’Empoli, retrocesso in Serie B, ha inaugurato il campionato con un convincente 3-1 al Padova, salvo poi incappare in due stop netti con Reggiana e Pescara e in un pari casalingo contro lo Spezia. In Coppa ha superato la Reggiana ai rigori, segnale di spirito competitivo, ma le crepe difensive lontano dal Castellani restano evidenti: la squadra fatica a reggere ritmo e fisicità quando viene schiacciata.
Quadro tattico e chiavi della sfida
Genoa (4-2-3-1/4-3-3) – Identità chiara: baricentro medio, recupero palla immediato e sviluppo rapido sulle corsie. Sabelli e Martin danno ampiezza e cross, mentre la trequarti – con Malinovskyi al centro e Carboni/Grønbaek a stringere – costruisce zone di tiro sul mezzo spazio. Con Colombo riferimento, il Grifone cerca l’attacco del primo palo e la spizzata sul lato debole; sui piazzati, Marcandalli e Vásquez portano centimetri.
Empoli (3-4-2-1) – Pagliuca punta su struttura e densità: linea a tre protetta da due interni dinamici (Yepes, Ghion) e quinti chiamati a chilometri e letture difensive. Dietro la punta Konate, i due trequartisti (Moruzzi, Ilie) hanno il compito di ribaltare veloce sfruttando eventuali spazi tra le linee genoane. Il nodo è la copertura delle fasce: quando i quinti restano bassi, l’uscita pulita si inceppa; quando alzano il raggio d’azione, si aprono corridoi alle spalle.
Dove può girare la partita
- Fasce laterali: il Genoa ha un vantaggio potenziale nelle catene Sabelli–Carboni e Martin–Grønbaek contro il 3-4 empolese. Sovrapposizioni e tagli interni possono isolare il braccetto laterale.
- Secondo tempo: la profondità della panchina rossoblù promette impatto nella ripresa (Frendrup, Messias, Vitinha/Ekuban, Ellertsson). In questo segmento l’Empoli tende a perdere compattezza.
- Palle inattive: corner e punizioni laterali sono un asset per il Genoa; l’Empoli ha sofferto marcature e seconde palle nelle ultime trasferte.
- Gestione emotiva: i liguri dovranno evitare la “fretta” se il gol tarda ad arrivare; i toscani, al contrario, dovranno reggere l’onda del Ferraris nei primi 20’.
Indicatori recenti da tenere a mente
- Il Genoa, pur segnando poco in campionato, contro avversari di livello inferiore in Coppa ha mostrato cinismo (3 reti al Vicenza).
- L’Empoli subisce con continuità in viaggio e tende a concedere occasioni pulite se pressato nella costruzione bassa.
- Nei testa a testa più recenti, il Genoa ha spesso limitato i rischi contro l’Empoli, capitalizzando episodi e piazzati.
Probabili formazioni
GENOA (4-2-3-1): Siegrist; Sabelli, Marcandalli, Vásquez, Martin; Stanciu, Pasini; Carboni, Malinovskyi, Grønbaek; Colombo.
All.: Vieira.
A disposizione: Leali, Sommariva, Otoa, Thorsby, Frendrup, Norton-Cuffy, Ostigard, Messias, Venturino, Vitinha, Cuenca, Ellertsson, Fini, Ekuban, Ekhator, Cornet.
EMPOLI (3-4-2-1): Perisan; Obaretin, Guarino, Tosto; Ceesay, Yepes, Ghion, Ignacchiti; Moruzzi, Ilie; Konate.
All.: Pagliuca.
A disposizione: Gasparini, Fulignati, Curto, Lovato, Elia, Belardinelli, Ebuehi, Indragoli, Ghion, Carboni, Saporiti, Shpendi, Popov.
Arbitri: Dionisi. Assistenti: Ceccon–Biffi. IV: Pairetto. VAR: Maresca. AVAR: Gariglio.
Pronostico:
Esito finale: Genoa vincente – Il fattore Ferraris, la maggiore qualità media e la panchina più profonda spostano l’ago. La struttura 4-2-3-1 di Vieira può mettere a nudo i limiti laterali del 3-4-2-1 di Pagliuca, soprattutto dopo l’ora di gioco. ⭐⭐⭐⭐
Risultato esatto più probabile: 2–0 Genoa – Copione da gara “a strappi”: primo tempo di frizione, ripresa con break rossoblù e gestione fino al triplice fischio. Empoli pericoloso solo a campo aperto o su episodio. ⭐⭐⭐
Alternativi compatibili: 1–0 (se il Genoa spreca), 2–1 (se l’Empoli trova un episodio su piazzato). ⭐⭐
Linea gol: Under 2.5 – Tendenza a punteggi contenuti quando il Genoa controlla l’inerzia; Empoli con poca continuità offensiva lontano da casa. ⭐⭐⭐
Entrambe a segno? No – Piano partita che privilegia il controllo difensivo del Genoa e riduce i corridoi per le transizioni toscane. ⭐⭐⭐⭐
Marcatore consigliato: Ruslan Malinovskyi – Tiro da fuori, conduzione nel mezzo spazio e pericolosità sulle seconde palle: è il profilo più adatto a scardinare un 3-5 bloccato. ⭐⭐⭐
Asian Handicap: Genoa -0.75 – Differenziale tecnico e fisico a favore dei rossoblù; soluzione che copre la vittoria di misura e valorizza il possibile allungo nella ripresa. ⭐⭐⭐
Cosa può cambiare il copione
- Turnover massiccio: troppi cambi potrebbero togliere fluidità al Genoa, trasformando il match in una battaglia di episodi.
- Episodio a sfavore: rigore o palla inattiva possono rimettere in carreggiata l’Empoli.
- Gestione dei primi 20’: se il Genoa non forza e accompagna l’azione con pazienza, la gara si incanala; se si scopre, concede campo alle ripartenze toscane.
Sintesi: il Genoa è chiamato a una vittoria “da squadra matura”. Con ordine, ampiezza e qualità dalla panchina, il pass per gli ottavi è alla portata.