E’ un momento di ripartenza e revisione all’interno del mondo del rugby. Il Super Rugby in salsa neozelandese ha già disputato le prime due giornate del suo particolare format, mentre dal 22 agosto ripartirà anche il Pro 14, che vedrà impegnate le Zebre e il Benetton.
Quel Benetton Rugby di cui da anni è parte dello staff tecnico Marco Bortolami che in un’intervista ha consegnato alcuni dei suoi pensieri in merito al gioco e alle regole d’adattamento pensate in questi mesi.
“Toglierei una terza linea. I numeri 8 – afferma rispondendo a una domanda che gli chiede quale regola introdurrebbe lui se ne avesse la possibilità – non mi ameranno, lo so, ma possono riciclarsi in seconda. Il raggio d’azione dei rugbisti odierni è aumentato a dismisura, il campo non si allarga, la difesa è sempre più impenetrabile. Da quando esiste il giallo, si è visto come l’assenza di un uomo possa condizionare gioco e partite. E senza spazi per il gioco lo spettacolo non c’è. Ecco, avrebbe un effetto fluidificante”.
Oltre a questo poi, l’ex azzurro, si è soffermato anche su altri aspetti delle partite. Per l’allenatore dei Leoni ad esempio, il doppio arbitro potrebbe essere un’idea da valutare, mentre la regola 50-22 è stata sperimentata generalmente a un livello medio-basso e nel suo tradursi dal regolamento al gioco ha avuto un po’ l’effetto di “un cane che si morde la coda”.
Infine una riflessione sul tema difese contro attacchi: “E più facile allenare le competenze difensive, individuali e collettive. E se hai un buon sistema difensivo soffochi l’attacco: i modelli sono Leinster e Saracens, i primi attorno alla ruck, i secondi impongono la loro forza fisica ovunque”.