La semifinale del Roland Garros tra Jannik Sinner e Novak Djokovic è molto più di un semplice scontro tra il numero uno del mondo e il giocatore più vincente nella storia dei tornei del Grande Slam. È il nuovo contro il vecchio, la mente che ha rivoluzionato il tennis moderno contro il corpo che oggi fatica a reggere i suoi stessi standard. Ma proprio per questo, il confronto acquista una dimensione quasi epica, con due generazioni che si fronteggiano sul terreno più esigente del circuito.
Sinner sta vivendo un periodo che pochi altri prima di lui hanno saputo attraversare. In questa edizione del Roland Garros non ha perso un solo set e ha lasciato ai suoi avversari appena pochi game, arrivando a spezzare mentalmente top player come Rublev e Bublik ancora prima che il match entrasse nel vivo. Sta riscrivendo il concetto di continuità, con 19 vittorie di fila nei major e una striscia di risultati dominanti contro i top 10: 11 vittorie nelle ultime 12 sfide, tutte ottenute in due set. Il paragone con i Big Three non è più prematuro: è inevitabile.
La sua rivalità con Carlos Alcaraz ha catalizzato l’attenzione degli ultimi due anni, ma paradossalmente è proprio Novak Djokovic a rappresentare l’avversario più significativo per l’azzurro. La sfida in Coppa Davis di fine 2023, vinta da Sinner dopo avere annullato tre match point consecutivi, ha segnato un’inversione di tendenza nella narrativa del circuito. Da quel momento, l’italiano ha preso coscienza del proprio potenziale, e Djokovic ha iniziato a mostrare le prime crepe in quello che era un dominio senza tempo.
Ma guai a dare il serbo per finito. Contro Zverev ha dato una lezione di gestione tattica e mentale, battendo in quattro set un giocatore che lo aveva messo in seria difficoltà nelle ultime uscite. Ha raggiunto la 50ª semifinale Slam in carriera, un traguardo che nessun altro ha mai toccato, ed è reduce da una lunga imbattibilità a Parigi nelle partite concluse, oltre ad avere battuto Sinner nella semifinale dell’Australian Open 2024. Il suo istinto competitivo è ancora intatto, e quando si sente sottovalutato tende a dare il meglio di sé.
Sinner parte favorito per forma, fiducia e ritmo. Ma affrontare Djokovic sul palcoscenico più importante implica sempre un passaggio obbligato attraverso la sofferenza e la perfezione. Per vincere questa partita e avvicinarsi al primo titolo Slam sulla terra, dovrà non solo superare il miglior giocatore della storia, ma anche il proprio stesso limite mentale.
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