Il mondo del tennis attende ancora una data ufficiale per segnare la ripartenza del circuito ATP e WTA. In queste ultime settimane, intanto, si terranno alcuni tornei esibizione, come l’Adria Cup e l’Ultimate Tennis Showdown a Nizza, che vedono la presenza anche di giocatori molto importanti. Tra questi, c’è Novak Djokovic, promotore proprio dell’Adria Cup, che vedrà la prima tappa nella sua Belgrado.
Dopo il pessimismo di Rafael Nadal, anche il numero uno del mondo, si è dichiarato preoccupato per le rigide regole sanitarie imposte durante gli Us Open, in programma a fine estate a New York, epicentro della pandemia negli Stati Uniti. Novak Djokovic ha definito troppo rigorose le restrizioni proposte e dagli Stati Uniti, sono spesso arrivate notizie più sulla conferma che sulla cancellazione, ma il silenzio dell’ATP rimane. Per Djokovic, invece, è quasi impossibile che si giocherà a New York.
“Se mi chiedete oggi se giocherei gli Us Open, vi direi di no. Non avremo accesso a Manhattan, dovremo dormire negli hotel vicino all’aeroporto, eseguire due o tre volte alla settimana i test sierologici, inoltre, potremo portare solo una persona al club (nel complesso in cui si svolge il torneo), e questo è inimmaginabile. Abbiamo bisogno dell’allenatore, del fisioterapista …”, ha spiegato Djokovic quando ha parlato della possibilità che il Grand Slam potesse essere giocato alla fine di agosto. Tuttavia, afferma di aver compreso gli sforzi degli organizzatori per realizzare l’evento, date le esigenze finanziarie e gli accordi esistenti.
Fino ad ora, hanno annunciato la loro partecipazione, oltre a Djokovic, star mondiali del tennis come l’austriaco Dominic Thiem (3), il bulgaro Grigor Dimitrov (19), i croati Borna Coric (33) e Marin Cilic (37) e il serbo Viktor Troicki (184).