Giornata importante per il calcio italiano, con il Consiglio Federale delle 12 di ieri, nel quale Gravina, Lotito, Ghirelli, Sibilia e Calcagno (gli altri in video conferenza), hanno deciso tramite votazione:
prima i playoff e i playout, se ci saranno le date necessarie, poi eventualmente, l’algoritmo, ma senza assegnare lo scudetto. Queste le due vie approvate per tentare di portare a termine la Serie A, nel caso dovesse andare incontro ad un nuovo stop dopo la ripartenza del prossimo 20 giugno. E’ passata la linea Gravina, per 18 voti a 3. I tre sono quelli della Lega di Serie A, che aveva proposto il blocco delle retrocessioni in caso di nuovo stop al campionato. Tutte le altre componenti si sono schierate, compatte, al fianco del presidente federale.
Stesse opzioni di emergenza – prima playoff e playout, poi algoritmo – anche per la Serie B, campionato a cui nella prossima stagione parteciperanno anche Monza, Vicenza e Reggina. La quarta promossa dalla serie C verrà decisa attraverso i playoff. Dalla D alla C salgono 9 squadre fra cui una nobile decaduta, il Palermo. Le altre sono Campodarsego, Lucchese, Pro Sesto, Mantova, Grosseto, Matelica, Turris e Bitonto.
La Serie A femminile si è fermata, con Juventus e Fiorentina in Champions, Orobica e Tavagnacco retrocesse, Napoli e Lazio promosse dalla B. Non assegnato lo scudetto.
Si è parlato anche di protocolli medici. In caso di violazione, a seconda della gravità, sono state votate sanzioni che vanno dall’ammenda fino all’esclusione dal campionato. A questo proposito, il Consiglio Federale ha integrato l’organico della Procura Federale con 31 nuovi collaboratori, proprio per rafforzare il pool che dovrà vigilare sulla corretta applicazione dei protocolli da parte delle società. Chiara la finalità: togliere ogni tentazione a chi avrebbe avuto interesse a non finire la stagione.