La batosta subita al rientro dalla sosta contro l’Atalanta potrebbe aver definitivamente estromesso il Napoli dalla corsa alla Champions League. Un netto 3-0 senza possibilità di appello per gli azzurri, che hanno nuovamente evidenziato limiti difensivi evidenti: non a caso l’ultima volta che la porta del Napoli è rimasta inviolata risale al pareggio a reti bianche con la Lazio lo scorso 28 gennaio, quando Mazzarri era ancora in panchina. Il traghettatore Calzona sta facendo del suo meglio, ma la sensazione è che per risolvere i problemi del Napoli servirà del tempo. E potrebbe non bastare neppure la “rivoluzione” che il presidente De Laurentiis ha in mente, finito sul banco degli imputati per le scelte riguardanti gli allenatori.
Le prime partite con l’ex vice di Sarri e Spalletti avevano fatto ben sperare, tuttavia, dal successo contro la Juventus (2-1) il Napoli non ha più vinto, collezionando due pareggi e due sconfitte tra campionato e Champions League (quest’ultima ha causato l’eliminazione dalla coppa). Il rischio, una volta scivolati a -12 dal Bologna quarto, è di restare fuori anche dalle competizioni minori (Europa League e Conference League), visto che dopo l’ultima giornata la Lazio ha sorpassato il Napoli ed il Torino nono si è portato a -2. Il dubbio principale di Calzona riguarda la presenza di Kvaratskhelia, tornato infortunato dalla nazionale. Non è certo il suo impiego a Monza e verrà rischiato solo se riuscirà a recuperare completamente. Si prevede la conferma di Traoré a centrocampo con Anguissa e Lobotka. L’ex Sassuolo è insidiato da Zielinski e Lindstrom.
Non è lontano dal Napoli neppure il Monza di Raffaele Palladino. I brianzoli, undicesimi, hanno soltanto tre punti in meno e non è un azzardo definire la partita al Brianteo una sorta di scontro diretto. I biancorossi sono reduci dalla sconfitta per 1-0 contro il Torino, un passo indietro per una squadra che veniva da due vittorie di fila con Genoa e Cagliari. Palladino ha ormai optato per la difesa a quattro, con Birindelli e Carboni sugli esterni e Pablo Marì e Izzo centrali. In mediana toccherà a Bondo prendere il posto dello squalificato Pessina, mentre davanti Maldini e Djuric sembrano in vantaggio rispettivamente su Mota Carvalho e Colombo, pronti a entrare dalla panchina.















