Sono le 23:03 di una domenica afosa non solo meteorologicamente parlando, ma anche perché sul rettangolo verde del Renzo Barbera c’è in palio la Serie B e il tifo è a dir poco bollente. Manca un minuto. Le bandiere rosanero sventolano in ogni angolo dello stadio. Il Presidente del Palermo, Dario Mirri, è già ebbro di gioia e si avvicina a passo svelto verso il terreno di gioco. L’arbitro fischia. Tre volte. È finita.
Il Palermo ha battuto il Padova 1-0 ed è tornato in Serie B.
Le telecamere inquadrano il tecnico Baldini che si siede da solo in panchina. Esce una foto dal portafoglio. È la nonna che lo ha cresciuto da piccolo. A lei dedica un dolcissimo pensiero. È la vittoria di Palermo e del Palermo, ma è anche e soprattutto la vittoria e la rivincita di Silvio Baldini, nel dimenticatoio per tanti anni e ingaggiato con una idea visionaria dallo stesso Presidente Mirri a ridosso dello scorso Natale.
Il tecnico visionario e romantico. L’allenatore che è un veicolo di emozioni, dove tutto “era scritto nelle stelle”, come ha affermato lo stesso Baldini. Lui ci credeva. Ci ha sempre creduto.
Al triplice fischio ha dichiarato: “Ho bisogno di stare dieci minuti con la mamma dei miei figli. Ho bisogno di parlare delle nostre cose. Devo dirgli che non mi ha mai fatto sentire solo. Che c’è sempre stata. Il merito è suo se sono diventato una persona che ora ragiona in un certo modo.”
Silvio Baldini prima di essere un allenatore è un uomo. Che ha sofferto, che porta le cicatrici di una vita non tenerissima nei suoi confronti.
Quando si perde i discorsi per giustificare una sconfitta possono diventare anche semplici da fare, specie se sei dotato di una intelligenza emotiva di livello. Ma è quando si vince che si manifesta nella sua essenza l’interiorità di una persona. E Baldini, ieri che ha solennemente vinto, non si è autocelebrato, non ha cercato di decantare e valorizzare le sue gesta come avrebbero fatto nove allenatori su dieci.
Baldini ha raccontato una parte del suo percorso di vita. Ha spiegato il valore della fede che trascende da un risultato sportivo.
Ha dimostrato che attraverso abnegazione e sentimenti si possono ottenere risultati importanti all’interno di un percorso. Silvio Baldini ci ha sempre creduto. E questa promozione tra i cadetti del Palermo è più sua che di nessun altro. Baldini ha dato una lezione a tutti. Si può cadere nella vita, ma ci si può rialzare se si traggono i giusti insegnamenti. Baldini lo ha fatto in una carriera costellata da diverse delusioni e qualche picco di gioia assoluta, come quell’Empoli trascinato in Serie A 20 anni fa e salvato, la stagione successiva, nella massima serie.
Baldini e Palermo, storia di un grande amore consolidato e di un qualcosa di enorme da voler ancora conquistare. Baldini e Palermo, una storia che non può concludersi con la singola promozione in Serie B, un rapporto destinato a continuare anche con l’avvento di una nuova proprietà.















