Oltre alle voci che stanno circolando su quando tornerà in campo la NBA, ci si sta domandando anche dove questa dovrà avvenire; nella giornata di ieri è trapelato luglio come mese per il ritorno sul parquet, ma il luogo non è ancora stato deciso: le scelte potrebbero cadere su Las Vegas e Orlando.
Sembra quindi tramontata definitivamente la possibilità di un ritorno in campo in presenza dei fans, ma anche della possibilità di disputare i match nelle città sedi delle singole franchigie. Lo svolgimento in un’unica sede, o al massimo due, permetterebbe di ridurre i rischi di contagio e di diffusione del virus sia per i giocatori, sia per tutti gli addetti ai lavori, comunque necessari allo svolgimento e alla copertura mediatica dei playoff.
Le due città sembrerebbero le uniche in grado di offrire queste garanzie ma anche un contesto di alto livello in grado di ospitare un evento come i playoff. Ad Orlando infatti si giocherebbe all’interno del parco a tema Disney, più precisamente nell’ESPN Wide World of Sports Complex, provvisto di tutte le infrastrutture necessarie. Las Vegas offrirebbe l’intera Strip, chiusa per il lockdown, garantendo ogni comodità a giocatori, famiglie e addetti ai lavori.
A conferma di ciò sono arrivate, nelle ultime ore, le parole di Danny Green e Marc Lasry, co-proprietario dei Milwaukee Bucks. Lasry, intervistato dalla CNBC, ha dichiarato che il ritorno avverrà probabilmente su due campi, Las Vegas per la Western Conference e Orlando per le franchigie dell’Est.